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Una ricerca ha mostrato come su oltre 2.000 parole pronunciate in un anno da tre grandi marchi in merito alle loro trasgressioni e ai loro errori la parola “scusa” non sia apparsa neanche una volta. Se in una era pre-social gli scivoloni nella comunicazione rimanevano circoscritti geograficamente e potevano essere nascosti all’opinione pubblica, oggi una singola lamentela può diventare virale e influire sulla percezione di milioni di clienti creando danni enormi. La nuova puntata di A lezione di fallimento di Francesca Corrado

Le relazioni internazionali diventano sempre più complesse e agli imprenditori è perciò richiesto di percepire e interpretare segnali estranei al contesto delle loro imprese, della loro formazione e ai sensi che di norma si esercitano a mantenere allenati. Va in loro soccorso il libro “Geopolitica per le imprese”, edito da Egea, di Marco Valigi, politologo, insegnante all’ESCP Business School e all’Università Cattolica del Sacro Cuore e collaboratore dell’ISPI. Un estratto per la rubrica Futuro da sfogliare

Oggi possiamo scaricare un modello AI sul nostro pc e fargli scrivere codice, testi, perfino deepfake incredibili e non servono quasi più sviluppatori con anni di formazione alle spalle. È sempre colpa della tecnologia? O forse è colpa nostra se stiamo disimparando a fare fatica e non vogliamo nemmeno più accorgercene? L’analisi di Matteo Flora nella nuova puntata della rubrica Tech Policy

Sempre più aziende blindano i processi di selezione del personale o di avanzamento in carriera dietro algoritmi e robot, che spesso discriminano i lavoratori più di quanto farebbe un umano. Soluzioni “diversamente intelligenti” che costituiscono per alcune persone un muro invalicabile. Le riflessioni di Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali

Difficile comprendere il patron di Tesla, X, xAI e SpaceX (per fermarci alle aziende più note), contemporaneamente imprenditore geniale e capo spregiudicato, prima al fianco di Donald Trump e poi contro. Provano a darci qualche coordinata i giornalisti Angelica Migliorisi e Luca Salvioli anticipando per la nostra rubrica Futuro da sfogliare alcuni dei temi trattati nel loro libro “Elonomics”, edito da Il Sole 24 Ore

Per secoli, la domanda «perché?» ha costruito il mondo. L’hanno pronunciata i bambini sotto le coperte, gli scienziati nei laboratori, i filosofi nelle piazze. Era il motore invisibile della conoscenza. Poi è successo qualcosa. Perché la voce algoritmica rispondeva. Ma nel 2100 non c’è più bisogno di chiedere. Perché l’AI completa il pensiero