A Truman Capote Warhol sembrò «Uno sfigato nato, senza speranza». Tra i geni incompresi del secolo scorso, l’artista americano ha faticato per farsi accettare nell’Olimpo dei pittori destinati a finire nei manuali, come ammise lui stesso: «Alcuni critici mi definirono il Nulla Personificato». Cosa lo ha spinto a perseverare? A lezione di fallimento oggi si tinge dei colori dei suoi lavori più noti
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