A Pontedera, in provincia di Pisa, nel 1946 Corradino d’Ascanio dette vita a quella che sarebbe diventata un’icona dell’eccellenza made in Italy: la Vespa, lo scooter di casa Piaggio che non ha certamente bisogno di presentazioni. Nello stabilimento produttivo è possibile conoscere da vicino i modelli che hanno fatto la storia dell’eccellenza del made in Italy, dignitosamente conservati nel museo Piaggio. Questo comune che oggi conta poco più di 30mila abitanti è ancora un polo produttivo e industriale molto importante per l’economia italiana. Proprio qui, Artes 4.0, centro di competenza nazionale ad alta specializzazione finanziato dal MIMIT di importanza strategica nella robotica avanzata, nell’intelligenza artificiale e nello sviluppo delle tecnologie digitali industriali 4.0 e 5.0, ha il suo hub principale. « C’è stata, nel tempo, una riqualificazione del territorio lungo l’asse Piaggio anche grazie alla stretta collaborazione con l’Istituto di BioRobotica (uno degli Istituti di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), che ospita anche una sede dell’Istituto Italiano di Tecnologia e circa 400 ricercatori – spiega Enza Spadoni, responsabile Trasferimento Tecnologico, Comunicazione e Orientamento, Relazione con Soci e Aziende di ARTES 4.0 – che ha visto la trasformazione dell’originaria architettura industriale in un nuovo polo di attrazione della ricerca e dell’impresa attraverso la creazione di un ecosistema innovativo. Qui, come facciamo anche negli altri spoke dislocati in tutta la Penisola, aiutiamo le aziende a insediarsi sul territorio, terreno estremamente fertile per la contaminazione in cui convivono i settori della moda, dell’arte e della tecnologia, stimolando la creatività e la crescita».
Questa nuova tappa del nostro appuntamento con Viaggio in Italia parte da Pontedera per scoprire a 360 gradi di che cosa si occupa Artes 4.0 e quali azioni mette in campo per aiutare il tessuto imprenditoriale italiano nella digital transformation.
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A Pontedera Artes 4.0 chiama le aziende italiane
Nell’hub di Artes 4.0, a Pontedera, sta prendendo vita un atelier della robotica. «È il primo caso in Italia dove chi arriva può disegnare e progettare il proprio robot sulla base dei suoi stessi gusti ed esigenze – racconta Enza – Qui abbiamo costruito un ecosistema dell’innovazione che è strettamente legato a questo territorio. Ben pochi sanno che proprio a Pontedera è nato il teatro europeo, oltre a essere la città dei motori e dell’innovazione. E il villaggio Piaggio è uno dei primi esperimenti sociali». Questo è solo uno degli hub di Artes 4.0, che con 11 progetti finanziati attivi e una dotazione di 15 milioni di euro supporta le aziende italiane nel percorso di digitalizzazione grazie alle competenze di 13 Università e Centri di Ricerca e a 130 soci ad alta specializzazione. Finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Centro di Competenza ARTES 4.0 è uno degli otto centri di competenza ad alta specializzazione selezionati dal Ministero nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0. Più nello specifico, ARTES 4.0 supporta le aziende nel loro processo di trasformazione digitale e di innovazione, fornendo servizi ad alto valore tecnologico, e crea un ponte tra la ricerca e l’impresa per il finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, erogando servizi di innovazione (Test Before Invest, Formazione, Networking, Accesso ai finanziamenti, Consulenza su temi di innovazione e Accesso al mercato) a prezzi agevolati. «I nostri 134 soci, privati insieme ai partner accademici e ai centri di eccellenza, rendono esaustiva l’offerta di competenze, infrastrutture e servizi in ambito Industria 4.0 e 5.0 nei nostri settori di applicazione», afferma Enza.
Verso la digital transformation
Grazie a fondi europei, come il NextGenerationEU, e nazionali, il budget a disposizione del centro di competenza ammonta a 15 milioni di euro. Nella valutazione dei progetti che possono usufruire di questi fondi viene data priorità alla sostenibilità, uno dei requisiti cardine nel percorso d’innovazione intrapreso da Italia e in Europa. «In Italia aggreghiamo la competenza negli ambiti della robotica e dell’intelligenza artificiale su tutto il territorio nazionale anche grazie al supporto dei 134 nostri partner, tra i quali Università e centri di ricerca, partner industriali di ogni dimensione, oltre che fondazioni e associazioni di categoria – racconta Enza – Siamo nati come struttura “hub and spoke” con sede centrale in Toscana e abbiamo un raggio di attività che ora si estende in 7 regioni, per lavorare in 1 logica di prossimità con 17 sedi operative».
«Lavoriamo erogando servizi di innovazione alle imprese e sulla formazione d’impresa, creando un circolo virtuoso che parte dalle accademie e che stimoliamo con percorsi di studio e di dottorato – prosegue la responsabile- Diamo anche la possibilità di creare startup innovative e di accelerarle, accompagnandole nello sviluppo di idee progettuali anche con partneriati di venture capital». In Artes 4.0 l’attenzione ai giovani e alle tematiche di interesse collettivo è significativa. «Con progetti come “Artes4Women” lavoriamo in qualità di osservatorio privilegiato sulla presenza delle donne nell’imprenditoria, e in generale cerchiamo di utilizzare i fondi pubblici anche come volano di crescita sociale». In particolare, con Artes 4.0 le aziende italiane che vogliono innovare possono:
- Partecipare ai bandi finanziati dal MIMIT;
- Usufruire dello sportello e dei servizi agevolati alle imprese, con finanziamenti pubblici che vengono dati a richiesta;
- Chiedere una commessa commerciale.
«In 4 anni abbiamo sviluppato 74 progetti di innovazione con 5 bandi di finanziamento e abbiamo servito 100 aziende per sviluppare proposte innovative per conto del Ministero. Attraverso il nostro centro di competenza, gli enti pubblici cercano di snellire le procedure». Il punto cardine attorno al quale si sviluppano i progetti di Artes 4.0 è la robotica, in tutte le sue declinazioni, toccando anche altre tecnologie abilitanti. «Tra i nostri soci non ci sono soltanto importanti realtà industriali, ma anche startup, PMI innovative, fondazioni, associazioni, e 13 enti pubblici, tra Università e centri di ricerca, sedi di dipartimenti di eccellenza riconosciuti dal MIUR. Il Ministero ha spinto molto il trasferimento tech in Italia, con la gestione a livello territoriale: noi andiamo nelle aziende a sviluppare innovazione», spiega Enza.
I progetti futuri di Artes 4.0
Una delle novità più recenti del Centro di Competenza è il nuovo European Digital Innovation Hub “Artes 5.0 – Restart Italy“, coordinato dallo stesso Artes 4.0 e inaugurato a maggio dello scorso anno. In sinergia con le attività della rete degli European Digital Innovation Hub, Artes 5.0 è focalizzato sulle aree mediterranee e si concentra su tutto ciò che riguarda la competitività, l’attrazione di investimenti, l’organizzazione d’impresa, l’occupazione, la sicurezza sul lavoro, la sostenibilità ambientale, per dirottare le imprese all’utilizzo e allo sviluppo delle tecnologie 4.0 e 5.0, offrendo strumenti e competenze. «Abbiamo recentemente presentato alcuni progetti da 2 milioni di euro per proporre soluzioni concrete al problema della sicurezza sul lavoro», conclude Enza. Una tra le tante iniziative che Artes 4.0 punta a offrire per una digital transformation sempre più imminente che abbraccia tutta l’Italia.