Il 6 gennaio del 2021 i sostenitori di Trump invasero il Campidoglio. Quanto accaduto a Brasilia – 300 arresti a seguito dei disordini – ha però una differenza rispetto a quei fatti
Poco più di due anni fa, era il 6 gennaio del 2021, una folla di manifestanti pro Trump invase il Campidoglio a Washington urlando slogan sulle presunte elezioni rubate. In quell’occasione ci furono cinque vittime e diversi feriti. Nelle scorse ore a Brasilia, la capitale del Brasile, centinaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno assaltato le sedi del Parlamento, della Corte Suprema e il Palácio do Planalto. A oltre due mesi dalla vittoria al ballottaggio di Luiz Inácio Lula da Silva, da pochi giorni nuova guida del Brasile, Bolsonaro non ha ancora riconosciuto la propria sconfitta. Sulla stampa sono numerosi gli esperti che tracciano un paragone tra quanto sta accadendo nel paese sudamericano e quanto successo nel 2021 a Washington. Ma c’è anche una differenza e la si nota su un social in particolare.
– Manifestações pacíficas, na forma da lei, fazem parte da democracia. Contudo, depredações e invasões de prédios públicos como ocorridos no dia de hoje, assim como os praticados pela esquerda em 2013 e 2017, fogem à regra.
— Jair M. Bolsonaro 2️⃣2️⃣ (@jairbolsonaro) January 9, 2023
L’ultimo tweet di Bolsonaro sembra prendere le distanze dalle violenze. «I saccheggi e gli assalti a edifici pubblici avvenuti oggi, così come quelli praticati dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sfuggono alle regole», ha postato. L’ex presidente del Brasile si trova in Florida, negli Stati Uniti. Nel 2021 furono proprio i social a giocare un ruolo fondamentale nell’organizzazione delle proteste e nell’aumento della loro eco: dopo l’assalto a Capitol Hill l’allora Ceo di Twitter, Jack Dorsey, avrebbe preso infatti la storica decisione di bannare l’ex presidente Donald Trump dalla piattaforma (e a ruota seguirono tutte le altre società da Facebook a YouTube). Nel 2023, con Elon Musk alla guida del social, le cose sono cambiate.
Bolsonaristas tentam montar barricada na rampa do Palácio do Planalto. pic.twitter.com/frA44UojhP
— Metrópoles (@Metropoles) January 8, 2023
Il Ceo di Twitter – non si sa ancora per quanto – ha pubblicato un tweet nel quale si augura che i brasiliani risolvano il tutto in pace. Almeno per quanto riguarda il social dell’uccellino blu la moderazione dei contenuti non è più la stessa del 2021 e proprio in virtù di quella tutela del free speech tanto cara a Musk è improbabile che vengano introdotte misure per contrastare fake news e contenuti che incitano alla violenza o che ribadiscono il messaggio delle presunte elezioni rubate in Brasile.
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I hope that the people of Brazil are able to resolve matters peacefully
— Elon Musk (@elonmusk) January 8, 2023
Nel frattempo le istituzioni politiche internazionali stanno rilasciando dichiarazioni in merito a quanto sta accadendo in Brasile. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha detto che «le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico». Toni non dissimili da quelli utilizzati dalla stessa Meloni in occasione dell’assalto a Capitol Hill nel 2021 (come si legge nel secondo tweet qui sotto).
Quanto accade in Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle Istituzioni brasiliane.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) January 8, 2023
Seguo con grande attenzione e apprensione quanto sta accadendo negli Stati Uniti, mi auguro che le violenze cessino subito come chiesto dal Presidente Trump. In questi momenti serve grande prudenza e serietà. Mi auguro che la situazione possa tornare al più presto alla normalità.
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) January 6, 2021
Nei video pubblicati dagli stessi sostenitori di Bolsonaro, molti di loro esibiscono con fierezza le devastazioni e gli incendi perpetrati. Il bilancio è di 300 arresti, come si legge sul Guardian dove si specifica che gli osservatori denunciavano da tempo una riedizione di quanto visto negli Stati Uniti, dal momento che Bolsonaro non ha mai riconosciuto la vittoria del suo sfidante alle ultime elezioni.
URGENTE: Os terroristas invadiram o Planalto em um claro atentado contra o Estado Democrático de Direito. Não neles receio de ferir, matar ou destruir. pic.twitter.com/Yh5HAFdSQO
— André Janones (@AndreJanonesAdv) January 8, 2023