Era stato annunciato da Trump a inizio anno in pompa magna alla Casa Bianca alla presenza dei vertici delle aziende OpenAI, Oracle e SoftBank. Oggi si scopre che il progetto Stargate – 500 miliardi di dollari da investire negli USA su AI e datacenter – è stato ridimensionato di parecchio. Secondo il Wall Street Journal la società che è stata costituita per convertire in stabilimenti questo progetto ambizioso non ha siglato ancora un contratto per i datacenter.

Che cosa succede al progetto Stargate
Nella migliore delle ipotesi un datacenter di modeste dimensioni dovrebbe essere costruito entro la fine di quest’anno in Ohio. Oracle, OpenAI e SoftBank hanno garantito che avrebbero messo a disposizione 100 miliardi di dollari fin da subito, ma al momento questi investimenti non garantirebbero risultati concreti a breve termine.
Nella questione Stargate è intervenuto anche Elon Musk, ex alleato di Trump. Quando ancora era a capo di DOGE e presidente ombra alla Casa Bianca, il Ceo di Tesla non aveva gradito l’esclusione della sua xAI da quell’iniziativa da mezzo trilione di dollari. Così aveva pubblicato un post su X nel quale ridicolizzava Stargate, sostenendo non ci fosse dietro nulla di concreto. La replica di Altman si era palesata sotto forma di una ripresa aerea con i cantieri all’opera.
Stargate 1 pic.twitter.com/FquL6lOE9X
— Sam Altman (@sama) May 7, 2025
A questo punto Musk potrebbe gongolare di fronte a questa battuta d’arresto, perlomeno dal punto di vista della comunicazione. Gli USA hanno infatti intenzioni serie sull’AI così come le principali aziende a stelle e strisce. OpenAI ha chiuso alcuni mesi fa il round più grande del settore AI, raccogliendo 40 miliardi di dollari a una valutazione da 340.