La sottosegretaria Sandra Zampa: «Le famiglie potranno riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle»
Ormai i Dpcm, un tempo esclusivamente oggetto delle domande d’esame dei professori di diritto costituzionale più severi, sono entrati a far parte della nostra quotidianità, guadagnandosi persino una certa ricorrenza nel gergo comune. Il prossimo, già in studio nel Governo (che ha dato mandato al Comitato tecnico scientifico di stilare una apposita lista di regole), visto il periodo e l’oggetto, potremmo famigliarmente e affettuosamente chiamarlo Dpcm Natale. Sarà infatti una serie di regole, restrizioni e raccomandazioni da seguire durante le feste, periodo che gli esperti temono maggiormente perché potrebbe esporre gli anziani e indurre un po’ tutti ad abbassare la guardia.
Dpcm Natale, i fronti contrapposti
Per i medici bisognerebbe restare rintanati in casa e limitare gli incontri per gli auguri, magari trasformando il cenone in un cenino. Certamente nessuno potrà scambiarsi baci e abbracci. L’esecutivo di Giuseppe Conte invece preme per riaprire tutto ciò che è possibile: perdere il Natale per l’economia italiana sarebbe un disastro. Due fronti opposti entrambi motivati da ragioni pragmatiche e apparentemente inconciliabili. Per questo, nonostante si sia parecchio in anticipo (ma non quanto sembrerebbe in apparenza) si è già al lavoro sul Dpcm Natale…
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Cosa prevederà il Dpcm Natale?
È stata Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, in un’intervista alla Stampa, a ufficializzare l’esistenza del Dpcm Natale: «Ci sarà un provvedimento che riguarderà Natale». I dati attuali non permettono naturalmente di fare previsioni concrete: manca ancora troppo tempo alle feste. «Si deve dire che non deve essere un Natale solitario», ha comunque promesso l’esponente del governo. Pare allontanarsi però la possibilità di rivedere parenti di terzo grado e amici: «le famiglie potranno riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle. La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi».
Il vaccino non sarà sotto l’albero…
Nonostante le parole rassicuranti del presidente del Consiglio Conte, per Zampa il vaccino arriverà «molto presto», ma non per dicembre: «prima di giugno. L’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi», assicura Zampa. «Il vaccino avrà un costo bassissimo, sotto i 5 euro. La vaccinazione comincerà dagli operatori socio-sanitari, forze dell’ordine, anziani, tutti i lavoratori fragili. E poi per classi di età: verrà fissato un criterio e si arriverà velocemente a tutti».