Nvidia è da tempo diventato un dei termometri per quanto riguarda l’Intelligenza artificiale e il suo sviluppo. Il titolo della società ha perso quasi il 10% in Borsa nel pre-market a Wall Street e la settimana è iniziata con le correzioni di altre società, dall’olandese Asml specializzata nei semiconduttori, a St. Che cosa sta succedendo? Come si legge sul Sole 24 Ore la situazione delle Borse sembra una reazione al recente annuncio di DeepSeek, società cinese: ha svelato un modello di AI che impiega chip meno cari. Mentre scriviamo Nvidia è intanto la società più capitalizzata al mondo (3,4 trilioni di dollari). Il mercato, d’altra parte, evolve e affiorano nuovi potenziali competitor. DeepSeek ha messo a disposizione nelle scorse ore il proprio servizio in open source anche in Silicon Valley.
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Cosa cosa fa DeepSeek?
Come riporta la Cnbc, la settimana è partita male anche per i titoli tecnologici giapponesi, che hanno risentito dell’annuncio di DeepSeek. La società in questione ha svelato un modello di Intelligenza artificiale che, secondo quanto dichiarato, sarebbe costato 6 milioni di dollari e avrebbe richiesto pochi mesi di sviluppo. Cifre ovviamente da verificare, ma che vanno inquadrate in uno scenario globale non chiaro.
Dal 2022 in poi sappiamo quanto l’AI abbia dominato il dibattito tech e il mercato degli investimenti. Da OpenAI, passando per Anthropic e Mistral AI, conosciamo i nomi e i servizi delle più importanti società tecnologiche americane ed europee. Sappiamo invece molto meno rispetto ai risultati raggiunti dalla Cina, che nella corsa all’Intelligenza artificiale resta un competitor temuto da Washington. I dazi e i blocchi alle esportazioni imposti dagli USA verso la Cina hanno senz’altro messo alla prova l’ecosistema, che sta però attuando un processo ad ampio raggio per rendersi autonomo.
La Cina è davvero indietro sull’AI?
Marc Andreessen, uno degli investitori più importanti ed esperti negli USA, ha commentato in maniera positiva il modello di AI sviluppato da DeepSeek, giudicato dunque competitivo rispetto a quanto offrono oggi sul mercato aziende come OpenAI e Meta. Secondo Bloomberg la notizia e i traguardi tecnologici pongono una questione tenuta per anni da parte: la Cina potrebbe infatti non essere così indietro nello sviluppo di soluzioni AI. Con valutazioni in costante crescita da anni, cosa dovrebbero dunque attendersi le Big Tech e le startup in Occidente, ora che da Pechino sembra in arrivo un prodotto competitivo?
«Sebbene gli attuali leader come Nvidia abbiano una posizione di forza, questo ci ricorda che il dominio dell’AI non può essere dato per scontato – ha detto Charu Chanana, chief investment strategist di Saxo Markets -. L’emergere della cinese DeepSeek indica che la concorrenza si sta intensificando e, anche se ora non rappresenta una minaccia significativa, i futuri concorrenti si evolveranno più velocemente e sfideranno più rapidamente le aziende consolidate».