C’è un produttore che più di ogni altro viene in mente quando si pensa agli smartwatch per sportivi veri, quelli cioè che non si limitano alla palestra o alla corsetta nel parco ma affrontano le asperità di scalate in alta montagna e l’acqua gelida di nuotate in mare aperto: TicWatch. E il nuovo TicWatch Atlas non fa eccezione, date le certificazioni all’acqua fino a cinque atmosfere e agli urti US-810H.

Ma soprattutto per via dei materiali usati, dall’alluminio serie 7000 (lo stesso sfruttato ampiamente nell’industria aerospaziale) per la cassa a quello inossidabile per la ghiera che conferisce carisma all’orologio, passando per il nylon in fibra di vetro a scudare la parte posteriore, sensoriale, fino al display in cristallo di zaffiro.

TicWatch Atlas, pronti per l’avventura?
Il TicWatch Atlas fa perno su due visori con la precisa volontà di aumentare la durata della batteria: il principale è un OLED da 1.43 pollici con risoluzione 466×466. Sopra – anche se è impossibile vederlo quando è disattivato – c’è invece un pannello ULP monocromatico che permette di continuare a visualizzare l’ora – e poche altre informazioni strettamente necessarie – consumando pochissima energia. Per questo motivo ricorda per grafica i vecchi orologi digitali degli anni ’80.

La differenza tra i due display, dunque, è semplicemente abnorme, ma – come detto – il secondo anche se parecchio personalizzabile è da considerare emergenziale. Ed è comunque retroilluminato. Solitamente testiamo un device un paio di settimane prima di redigere la recensione: questa volta abbiamo voluto provarlo per oltre un mese proprio per verificare la durata della batteria e praticamente la media, usandolo a fondo, è sempre stata sui 4 giorni, arrivati a 5/6 stando invece più attenti alle impostazioni di risparmio energetico.

Venendo invece a ciò che si trova sotto il quadrante del TicWatch Atlas troviamo il nuovo WearOS 4 animato da un processore Qualcomm Snapdragon W5+ Gen 1, affiancato da 2 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna. Il risultato è, al netto della lentezza di alcuni aggiornamenti, uno smartwatch sempre pronto e reattivo, difficilmente preso in contropiede anche durante l’uso più intenso.

Uno smartwatch intelligente
Sono davvero tante le funzioni intelligenti, dal TicMotion che riconosce in via automatica se si inizia a correre o ad andare in bici alla chiamata automatica al 112 in caso di caduta, che può anche essere tenuta sempre attiva oppure collegata alle sessioni di allenamento. Quanto ai monitoraggi dei vari parametri, chi ha già avuto al polso smartwatch Mobvoi non dovrebbe avere grandi sorprese dato che coprono il sonno, il battito cardiaco, la saturazione dell’ossigeno del sangue, ecc…

Nulla da dire sulla qualità dei sensori: abbiamo comparato i risultati con quelli offerti da diversi top di gamma ottenendo i medesimi riscontri. Ottimo e preciso anche il tracciamento satellitare via GPS. L’aggiunta poi della tecnologia NFC per il pagamento senza passare dalla carta è una ulteriore chicca, tanto più che si appoggia a Google Pay e ciò garantisce una certa sicurezza in fatto di compatibilità coi vari circuiti bancari. Insomma, inutile aggiungere altro perché si è al cospetto di uno smartwatch davvero completo, affidabile e solido tanto sul fronte dei materiali quanto su quello del software. Nonostante l’aspetto massiccio è anche piuttosto leggero.