La società del gruppo Alphabet punta a guadagnare terreno rispetto alla scaleup di proprietà di General Motors. Avviati test all’aeroporto di Phoenix
Waymo, la sussidiaria di Google che sviluppa e offre servizi di taxi a guida autonoma, ha messo a disposizione le prime vetture per un gruppo selezionato di utenti che hanno bisogno di un passaggio in partenza o in arrivo al Phoenix Sky Harbor International Airport negli Stati Uniti. La notizia è positiva per la tecnologia delle self driving car, dopo mesi di crisi segnate soprattutto da quanto successo alla scaleup Cruise, di proprietà di General Motors. Il ritiro della licenza negli USA dopo un incidente in cui è stato coinvolto un pedone (rimasto ferito) è stato deciso dall’autorità pubblica che avrebbe riscontrato una scarsa collaborazione da parte dell’azienda nel ricevere materiali video necessari a ricostruire l’accaduto. Da lì il blocco della produzione di nuovi veicoli, il ritiro delle flotte, le dimissioni del Ceo. Ma vediamo perché non si può ancora parlare di fine della guida autonoma.
Waymo, che di Cruise è competitor, ha continuato a operare e la notizia dell’attivazione del servizio di taxi a guida autonoma all’aeroporto di Phoenix contribuisce quantomeno a non preannunciare la fine della tecnologia in questione. Come riporta TechCrunch, Waymo avrebbe portato a termine decine di migliaia di corse verso gli aeroporti negli USA, ottenendo un riscontro positivo da parte degli utenti. Tutti quelli che stanno testando i taxi a guida autonoma della società hanno comunque firmato nondisclosure agreement.
E a Cruise come stanno procedendo le attività? General Motors ha avviato un rinnovo ai vertici anzitutto per voltare pagina rispetto alla crisi degli ultimi mesi che ha minato le fondamenta stesse dell’azienda, bloccando ogni business attivato. Ricordiamo che Cruise operava da diverso tempo a San Francisco, città che tutt’ora è laboratorio per tecnologie come quella della guida autonoma. Oltre al licenziamento dei vertici, l’azienda ha avviato anche layoff tra i dipedenti: stando alle informazioni riprese dal Sole 24 Ore 900 persone su 3800 hanno perso il lavoro. Non sarà certo la fine della guida autonoma, ma la situazione resta ancora ricca di incertezze.