Un gruppo di hacker criminali che si fa chiamare GhostR ha affermato di aver rubato 5,3 milioni di dati che le aziende utilizzano per selezionare potenziali clienti e verificarne i profili dal database di screening World-Check durante il mese di marzo. Adesso gli hacker minacciano di pubblicare i dati online. Ma chi sta rischiando grosso?
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GhostR e il furto di dati
Gli hacker hanno rivelato al media TechCrunch di aver rubato i dati da un’azienda con sede a Singapore con accesso al database World-Check, ma non hanno fatto nomi. Una parte dei dati rubati, che gli hacker hanno condiviso con TechCrunch, include alcuni individui che sono stati sanzionati quest’anno e che, secondo Simon Henrick, portavoce del London Stock Exchange Group, riguarderebbe un set di dati di terzi che include una copia del file di dati di World-Check ottenuto illegalmente. «Stiamo collaborando con la terza parte interessata per garantire che i nostri dati siano protetti e garantire che tutte le autorità competenti vengano informate», ha affermato Henrick in un’intervista a TechCrunch. World-Check è un database di screening utilizzato per effettuare una serie di controlli su potenziali clienti garantendo alle aziende di determinarne un eventuale rischio legato, ad esempio, al riciclaggio di denaro oppure a sanzioni governative. Tra i soggetti interessati dal furto di GhostR, secondo quanto si legge su TechCrunch, ci sarebbero attuali ed ex funzionari governativi, diplomatici e società private i cui leader sono considerati “persone politicamente esposte”, che corrono un rischio maggiore di coinvolgimento in corruzione o concussione. L’elenco visionato da TechCrunch contiene anche persone accusate di coinvolgimento nella criminalità organizzata, sospetti terroristi, agenti dell’intelligence e un venditore europeo di spyware con relativi nomi, numeri di passaporto, numeri di previdenza sociale, identificatori di conti crittografici online, conti bancari e altro.
