Dopo il ritorno al porto di Barcellona a causa di una tempesta, nella notte di ieri sono partite le navi dirette a Gaza per comporre la Global Sumud Flottilla, un’iniziativa umanitaria che coinvolge più di 40 Paesi e che punta a forzare il blocco navale di Israele e portare cibo e aiuti alla popolazione palestinese stremata dopo anni di guerra e bombardamenti.
Nelle scorse ore altre imbarcazioni sono salpate da Genova e altre ne salperanno dalla Grecia. Per mantenere stabile la connessione con la terraferma e documentare sui social e online quel che accade durante la missione, gli attivisti hanno deciso di affidarsi alla tecnologia di Starlink.

Che cos’è Starlink, l’internet satellitare utilizzato dalla Global Sumud Flottilla
Parte di SpaceX, la società aerospaziale di Elon Musk, Starlink è la divisione che si occupa dell’internet satellitare. Grazie infatti a una costellazione di satelliti lanciata in orbita negli ultimi anni, l’imprenditore sudafricano ha messo sul mercato un’alternativa all’internet tradizionale. Al posto di infrastrutture terrestri e sottomarine, basta una parabola per avere internet stabile. La tecnologia di Starlink viene usata nelle aree remote, così come in mare aperto o sugli aerei. La Global Sumud Flottilla ha deciso di sfruttare questo servizio.
A bordo delle imbarcazioni ci sono diversi attivisti noti, come Greta Thunberg, l’ambientalista svedese che nel 2019 ha animato il movimento globale dei Fridays for Future. Thunberg aveva già partecipato la primavera scorsa a un’altra operazione per portare aiuti a Gaza via nave: fermata dall’esercito israeliano era stata anche sbeffeggiata dal governo.

Come si legge sulla stampa è altamente improbabile che le barche riusciranno a raggiungere Gaza: Israele ha già minacciato gli attivisti con la promessa di bloccarli e confiscare tutte le imbarcazioni. D’altra parte la Global Sumud Flottilla rappresenta ad oggi la più forte mobilitazione civile globale contro le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. L’obiettivo è portare aiuti, ma anche scuotere le coscienze e fare pressioni ulteriori sul governo di Tel Aviv.
Ricordiamo che Starlink è risultata decisiva in Ucraina per sostenere finora la resistenza di Kiev contro l’invasione russa avviata nel febbraio 2022. Da allora il servizio è stato cruciale, anche se ci sono state non poche polemiche per quanto riguarda i costi: sono richiesti 50 milioni di dollari all’anno garantiti finora dal governo polacco.