Arene tutta da costruire per un divertimento da vivere insieme alla community
Condividere mondi digitali con tanti altri appassionati, amici e sconosciuti, è uno degli aspetti più divertenti del mondo gaming. Prendete Minecraft, uno dei gioielli di Microsoft: ha catalizzato l’attenzione di milioni di persone, allargando i confini del videoludo per spingersi fin dentro le scuole dove sono diversi tra prof e insegnanti a utilizzarlo durante le lezioni. Gunscape, ovviamente, avrebbe ben poco di didattico, ma sempre a Minecraft si ispira (oltre che a QUAKE). Sviluppato da Blowfish Studios, è un FPS molto vecchia scuola nel quale si possono combattere battaglie epiche all’interno di arene predefinite, oppure darsi alla creatività e costruire le proprie.
Disponibile anche su Nintendo Switch purtroppo Gunscape richiede l’abbonamento a Nintendo Online, a meno che non vogliate privarvi della maggior parte dell’esperienza. Nel momento in cui entrate nel menu di gioco vi si spalancano le porte a una marea di possibilità tra multiplayer, cooperativo e single player. A livello grafico siamo in un mondo favolosamente retro, dove oggetti ed elementi ambientali ci riportano indietro nel tempo.
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I combattimenti, elemento portante di Gunscape, sono divertenti e di discreta qualità arcade. Le armi non vi annoieranno: da quelle più rudimentali fino a bocche di fuoco letali, sono sparse qua e là in ogni mappa di gioco. Il tutto spesso si riduce in scontri molto veloci, che richiedono movimenti continui per prendere il tempo giusto, mirare e uccidere. A livello di sprite i nemici sono strepitosamente vari: si passa dai dinosauri fino a spietati assassini, in una sorta di Carnevale horror degli FPS.
L’altro aspetto che vale la pena citare è la community. Gli sviluppatori di Gunscape hanno scelto una strada non facile, dal momento che hanno consegnato le chiavi del software ai gamer, che con la loro creatività potranno far brillare o sgonfiare un titolo così promettente riempiendolo di contenuti e mappe. Dal nostro punto di vista possiamo però dire che finora l’esperienza è più che positiva e divertente, un bellissimo tuffo nel passato con una fluidità grafica che non perde mai colpi.