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Entro fine decennio la API economy raggiungerà i 13,21 miliardi di dollari a livello globale
All’ultimo SIOS22 Winter Edition abbiamo parlato a lungo di digital transformation. Imprese, startup e PMI hanno bisogno degli strumenti giusti per scalare il proprio business e il web offre grandi opportunità per cambiare paradigma. Openapi.it, tra i più importanti fornitori di Application Programming Interface (API), mette a disposizione dei propri clienti oltre 380 servizi e prodotti, suddivisi in 7 categorie (aziende, persone, immobili, agenda digitale, automotive, servizi postali e direct marketing). Ma che cos’è nello specifico una API? Molto sinteticamente è una interfaccia che consente alle applicazioni di interagire fra loro, ovvero software che facilitano e rendono più veloci le operazioni aziendali.
Visto che il nostro focus è sulle aziende native digitali, che hanno dunque una predisposizione naturale all’adozione di simili strumenti, Openapi.it è adatto alle startup: sono numerosi i casi di realtà innovative che sviluppano ecommerce, app, CRM, così come fintech dove sono attivi i suoi servizi. Di API si sta parlando anche in ambito europeo, nello specifico all’interno del Cyber Resilience Act, sul quale di recente l’European Data Protection Supervisor, Wojciech Wiewiórowski, ha espresso parere favorevole. Si tratta di una proposta di regolamento che punterebbe a uniformare il mercato dei prodotti digitali che vengono commercializzati all’interno dell’Unione favorendo così l’adozione degli strumenti migliori.
Negli ultimi anni si è parlato di una API economy, a dimostrazione di un trend in crescita. Se nel 2021, a livello globale, il giro d’affari era di 2,39 miliardi di dollari, le previsioni stimano che entro fine decennio raggiungerà i 13,21 miliardi. Tra i motivi principali per cui prodotti come quelli di Openapi.it vengono scelti è la capacità di lavorare sul dato in maniera capillare. Da un database costantemente aggiornato con oltre 16 milioni di aziende, tra attive e cessate, è possibile ottenere e confrontare informazioni in tempo reale, raccogliendo molte più informazioni rispetto a quelle che banalmente si potrebbero raccogliere (ma con un dispendio di tempo maggiore) navigando online.
Sono anche altri gli aspetti, molto concreti, su cui Openapi.it punta: l’eliminazione di qualsiasi errore di fatturazione, la verifica del codice fiscale, l’aggiornamento ed arricchimento del proprio database aziendale con dati ufficiali su denominazione completa. La piattaforma italiana semplifica inoltre i processi d’integrazione digitale di prodotti ed informazioni come quelli di Poste Italiane, Camera di Commercio, Agenzia delle Entrate, INPS e di altre fonti ufficiali. La conoscenza del mercato non soltanto facilita il business, ma va ad accelerare i cambiamenti interni, con un nuovo mindset che va a beneficio di tutte le unit.
In una fase in cui l’Italia ha avviato il percorso di transizione digitale, è fondamentale che non soltanto le aziende digital native, ma anche quelle tradizionali entrino in contatto con soluzioni quali le API. Nella maggior parte dei casi i tempi di risposta sono immediati, in real time, dando così un vantaggio competitivo non indifferente. Con Openapi.it non sono infine previsti canoni annuali e non è richiesto nessun contratto da firmare.