Come ogni mercoledì ospitiamo Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech
Molti istituti finanziari utilizzano l’IA per la gestione del rischio. Le tecnologie di intelligenza artificiale conversazionale o “generativa” come ChatGPT di OpenAI o Bard di Google sono già in grado di analizzare una grande quantità di dati contenuti nei documenti aziendali, nei documenti normativi, nei prezzi di borsa, nei notiziari e nei social media. Questo può aiutare a migliorare gli attuali metodi di valutazione del rischio di credito o a creare esercizi di “stress test” più complessi e realistici, che simulino il modo in cui una società finanziaria potrebbe gestire situazioni economiche o di mercato avverse.
Le banche potranno gestire sempre meglio il rischio in tempo reale? SteelEye, un’agenzia di software ha copiato e incollato il testo delle comunicazioni dei clienti – come i thread di e-mail, i messaggi di WhatsApp e le chat di Bloomberg – per vedere se ChatGPT fosse stato capace di identificare quelle sospette. ChatGPT si è dimostrato efficace nell’analizzare e identificare le comunicazioni sospette per un ulteriore esame da parte degli specialisti della compliance e del rischio.
Grazie all’espansione della produzione giapponese in Thailandia negli anni ’60, oggi il Paese del sud-est asiatico è il decimo produttore al mondo di automobili. La Thailandia supera la produzione di Paesi come la Francia e la Gran Bretagna. L’anno scorso ha ricevuto 3,4 miliardi di dollari in investimenti da aziende cinesi. Aziende come Byd, Changan e Hozon hanno annunciato investimenti in fabbriche thailandesi. Le case automobilistiche cinesi hanno un’alta concorrenza nel mercato interno che rende difficile una loro crescita nel paese di appartenenza.
La Thailandia rappresenta un mercato “neutrale” per l’espansione della Cina a livello globale? Le aziende cinesi hanno rappresentato circa il 4% delle vendite di veicoli a batteria in Germania tra gennaio e marzo, tre volte la quota dell’anno precedente. Byd sta cercando di conquistare il mercato americano, come avevano fatto prima di loro le aziende giapponesi. Gli investimenti in Thailandia rafforzano la posizione dominante della Cina nelle catene di approvvigionamento del sud-est asiatico.
La capacità di creare gli odori giusti potrebbe rendere i mondi virtuali più avvincenti. Gli odori sono notoriamente evocativi. La parte del cervello che li elabora si collega direttamente alle parti associate alle emozioni e alla memoria. A differenza dei colori e dei suoni, dove le lunghezze d’onda e le frequenze si combinano in modo prevedibile, gli odori non sono così semplici. L’alterazione di un singolo legame chimico può trasformare un profumo da dolce a sgradevole.
Riusciremo un giorno a sentire il profumo di una rosa virtuale? Un articolo pubblicato questa settimana su Nature Communications descrive due “interfacce olfattive” indossabili. La prima ha le dimensioni di un cerotto, la seconda è una maschera facciale flessibile. Entrambe si basano sul riscaldamento di piccole piastrine di cera di paraffina impregnate di vari profumi liquidi capaci di generare un profumo in appena 1,44 secondi. Ovr è una startup con sede nel Vermont le cui cuffie utilizzano un sistema di cartucce ricaricabili, ognuna delle quali può produrre migliaia di profumi. L’ultimo prodotto dell’azienda, lo ion3, sarà rilasciato nel corso dell’anno e potrà essere collegato agli strumenti di creazione di giochi esistenti con un minimo di difficoltà.
Il Restrict Act americano è una nuova legge che consente al Dipartimento del Commercio di esaminare, bloccare e ridurre le transazioni che coinvolgono le tecnologie dell’informazione straniere e che presentano rischi eccessivi. La legge si applica alla tecnologia collegata a un “avversario straniero” degli USA. Solo sei Paesi rientrano in questa definizione: Cina (compresi Hong Kong e Macao), Cuba, Iran, Corea del Nord, Russia e Venezuela.
Quanto questa norma influenzerà il mondo privato delle big tech? Anche Google Play blocca versioni di app giudicate dannose per i suoi utenti come quelle della app Pinduoduo scaricate da siti che non siano il Play Store. Gli utenti che scaricano versioni giudicate dannose sui loro cellulari vengono vengono avvertiti e invitati a disinstallare l’app. In Cina, Pinduoduo è un’applicazione di e-commerce che spesso offre sconti se gli utenti si associano per acquistare più articoli.