Là dove molte innovazioni prendono piede è stata annunciata una novità che riguarda le Big Tech dello streaming. Il governatore della California Gavin Newsom ha firmato una legge che a breve impedirà (da luglio 2026) alle società come Netflix di intervenire sul volume della tv, dello smartphone, del tablet o di qualsiasi altro device per alzare il volume quando sono previsti gli spot pubblicitari. Un escamotage tecnico per attirare brutalmente l’attenzione degli utenti.

Da dove nasce la legge contro gli spot urlati delle piattaforme streaming?
Come si legge su The Verge, il Bill 576 è stato presentato a febbraio dal senatore della California Tom Umberg. A ispirarne la stesura è stato un fatto apparentemente banale: un suo collaboratore si era lamentato di quanto le pubblicità urlate delle piattaforme streaming disturbassero il sonno del suo figlio neonato.

Ne è nata così una campagna di protesta per dare voce a «ogni genitore esausto che ha finalmente fatto addormentare un bambino, solo per avere un annuncio in streaming che annulla tutto quel duro lavoro». Sono presenti negli USA restrizioni che però riguardano le emittenti tv in merito al divieto di intervenire sul volume a scopo pubblicitario, ma finora nulla era stato deciso in merito alle attività in streaming che da anni hanno introdotto abbonamenti più convenienti al costo di interruzioni.