Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
Perché X perde utenti?
X ha dichiarato un numero di utenti attivi giornalieri nel secondo trimestre di quest’anno pari a 251 milioni. Questo dato è in calo rispetto alla crescita molto più elevata registrata prima dell’acquisizione di Musk. ll gruppo ha perso inserzionisti, in parte a causa della sua posizione di “assolutista della libertà di parola” e della sua decisione di rimuovere la maggior parte dei moderatori di contenuti della piattaforma. X sta anche affrontando un nuovo competitor: la piattaforma Threads di Meta che nella prima settimana di vita aveva attirato 100 milioni di iscritti. L’AI potrà salvare la piattaforma social X? L’AI potrebbe reinventare il mondo dei social. Si potrebbe immaginare un’app radicalmente modificata in grado di scrivere i nostri post, creare piani di contenuti, rispondere automaticamente ai tweet, riassumere le notizie del giorno con un clic e persino agire come un nostro avatar virtuale. Meta sta innestando servizi di intelligenza artificiale nei suoi canali social attraverso l’applicazione CreativeAI. Forse la sorpresa più grande è che X non abbia già lanciato molte di queste funzioni abilitate dall’intelligenza artificiale.
Nvidia, la campagna cinese
Nvidia è pronta a vendere quest’anno in Cina chip per un valore pari a 12 miliardi. Secondo le previsioni degli analisti, il gruppo consegnerà nei prossimi mesi più di 1 milione dei suoi nuovi chip H20, progettati per non essere soggetti alle restrizioni statunitensi sulla vendita di processori AI ai clienti cinesi. Questa cifra è quasi il doppio di quella che Huawei dovrebbe vendere del suo prodotto rivale di Nvidia, l’Ascend 910B. Nonostante le prestazioni ridotte, il chip sta dimostrando una migliore capacità di memoria rispetto al chip di Huawei. L’AI cinese potrà competere con quella americana senza il sostegno di Nvidia? La conseguente carenza di chip di AI ha colpito la capacità di gruppi tecnologici cinesi come ByteDance, Tencent e Alibaba di competere con OpenAI, Microsoft, Meta e Google, con sede negli Stati Uniti. La maggior parte delle aziende cinesi ha costruito i propri modelli di AI sulla base dell’ecosistema e del software di Nvidia. Il passaggio all’infrastruttura di Huawei sarebbe lungo e costoso, e ad oggi non ancora in grado di competere con Nvidia.
AI, in quanti la usano davvero?
Mentre gran parte del mondo sta ancora cercando di capire come commercializzare l’intelligenza artificiale, in Cina è già iniziata una guerra dei prezzi tra i costruttori di modelli di AI. OpenAI ha deciso di bloccare tutti gli accessi dalla Cina, alimentando la corsa tra i titani di internet e le startup cinesi per colmare il divario. Aziende come Alibaba, Baidu, ByteDance, proprietaria di TikTok, e varie startup sono in competizione per offrire un prezzo più basso per 1 milione di token, un’unità utilizzata per misurare il numero di parole in una query o in una risposta. Quanto può essere sostenibile una guerra di prezzi quando la strada dell’AI verso il profitto è ancora poco chiara? Da ChatGPT a Microsoft CoPilot, gli strumenti di AI generativa sono diventati rapidamente una parte essenziale delle nostre vite. Oggi pensiamo che questi strumenti siano largamente utilizzati, cosa che in realtà non è. Secondo il ministero degli Interni e delle Comunicazioni giapponese, la Cina guida la classifica per il 56% di utilizzo tra un campione di intervistati. Subito dopo US, 46%, Germania 39% e Giappone sotto il 10%.
Nel frattempo sul cloud
Se l’intelligenza artificiale generativa rappresenta davvero la prossima grande opportunità di vendita per l’industria tecnologica, le aziende di cloud dovrebbero essere tra i maggiori vincitori. La maggior parte dell’AI si presenterà probabilmente come funzionalità migliorate nei software aziendali su cui le imprese fanno affidamento per le loro operazioni quotidiane. Tuttavia, l’indice BVP Nasdaq delle società di software cloud è sceso di quasi il 10% quest’anno. Secondo alcune aziende del settore l’assenza di un impatto dell’AI sulle loro vendite è solo un problema di tempistica. Trasformare i modelli di business delle aziende di cloud potrebbe portare a dei benefici? Il modello di business delle aziende cloud si basa sulla tariffazione degli abbonamenti per utente: i ricavi aumentano in base al numero di lavoratori che utilizzano i loro servizi. Se l’intelligenza artificiale generativa funziona come promesso, i clienti dovrebbero essere in grado di fare di più con meno personale. Passare ad un modello di business basato sul consumo, ovvero sull’utilizzo effettivo dei nuovi servizi, ha il vantaggio di compensare alcuni dei costi più elevati della fornitura di AI generativa. Ma le aziende di software potrebbero subire un contraccolpo quando i clienti vedranno aumentare le loro bollette.