La nuova edizione parte con una novità: il ritorno in presenza. Intanto maker, startup, studenti, università e centri di ricerca devono presentare i propri progetti entro il 15 luglio
Con l’arrivo dell’estate parte l’avventura di Maker Faire Rome – The European Edition, stavolta con una novità importante che ci riporta al passato, poiché l’edizione 2021 tornerà in presenza. A differenza dello scorso anno, con la pandemia che ha costretto la manifestazione al formato digitale, con progetti interattivi e stand virtuali, la nona edizione in programma dall’8 al 10 ottobre vedrà una forma ibrida tra reale e virtuale. Con la crescita numerica e l’ampliamento delle fasce di età della campagna vaccinale, infatti, gli espositori potranno esporre ad esperti e curiosi i rispettivi progetti all’interno di uno spazio anche fisico, che come ogni anno accoglierà forme di creatività e innovazione da tutto il mondo. Tutto, ovviamente, mantenendo alta l’attenzione verso i protocolli di sicurezza anti Covid-19.
Promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera, la kermesse si apre con la chiamata dedicata a maker, startup e studenti. Nello specifico sono tre le call rivolte alle diverse categorie, tutte con identica scadenza, fissata al 15 luglio. La prima è la Call for Makers 2021, rivolta ad artigiani, team, micro, piccole e medie imprese, startup e creativi provenienti da ogni paese. Ognuno di loro potrà presentare la propria idea ai curatori, con i selezionati che usufruiranno, gratuitamente, di uno spazio, fisico o digitale, per esporre il progetto o essere protagonisti di un talk o un intervento durante i tre giorni di ottobre.
Lato studenti c’è la Call for Schools 2021, realizzata con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, riservata alle scuole secondarie di secondo grado nazionali e appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea (studenti 14-18 anni). L’obiettivo è valorizzare l’impegno e la dedizione degli insegnanti che aiutano gli alunni e stimolano la loro immaginazione grazie a iniziative e programmi didattici innovativi. I progetti più interessanti nati sui banchi di scuola e gli istituti selezionati si assicurano la partecipazione e uno spazio espositivo a Maker Faire Rome. A chiudere il primo trittico è la Call for Universities and Research Institutes 2021, mirata alla ricerca delle eccellenze in ambito tecnologico e innovativo, tramite progetti degli atenei statali e i centri di ricerca pubblici. Le iniziative migliori, come sopra, saranno presenti con un proprio spazio espositivo.
Dalla robotica al biohacking, passando per agritech, manifattura digitale, economica circolare, aerospazio e l’Internet of Things, il menu della manifestazione sarà sempre ricco ed eterogeneo, favorendo l’avvicinamento tra cultura digitale, imprenditori e giovani che si affacciano al futuro lavorativo guardando verso nuovi settori, spesso mai o poco considerati nel contesto familiare. “Maker Faire Rome è cresciuta costantemente, sia nei numeri che nei contenuti, e questo anche nell’ultimo anno, particolarmente difficile per tutti”, dichiara Luciano Mocci, Presidente di Innova Camera.
Il battesimo dell’importante appuntamento romano arrivo, tuttavia, quando manca ancora un dettaglio di rilievo, cioè il luogo in cui si incontreranno maker e pubblico: “Maker Faire Rome torna in presenza, con la partecipazione del pubblico e a breve annunceremo la location dove ritrovarci finalmente insieme, nel segno dell’innovazione e di un futuro sostenibile per tutti”, spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma.