Elon Musk compete non soltanto sul fronte dell’AI, ma anche dei robotaxi. E, col suo inconfondibile stile, utilizza argomenti retorici fuori dalle righe. Su X, ad esempio, ha rilanciato l’immagine della rete dei propri taxi a guida autonoma in servizio ad Austin, in Texas. Il perimetro – evidenziato sulla pagina X Tesla Robotaxi – ha una forma inequivocabile. Un pene, già. Così facendo Tesla ha festeggiato un traguardo: con 37 miglia quadrate (quasi 60 km quadrati) copre un’area maggiore del competitor Waymo. Che però non è rimasto in silenzio.
Harder, Better, Faster, Stronger pic.twitter.com/t7grvsIJKg
— Tesla Robotaxi (@robotaxi) July 14, 2025
Waymo – Tesla: chi vincerà la gara dei robotaxi?
Sono bastate alcune ore per replicare. Waymo, sussidiaria di Google che sta conquistando terreno negli USA, ha esteso il proprio servizio ad Austin. Su X ha pubblicato una mappa aggiornata e qualcuno tra i commenti ha evidenziato che l’area è più grande di quella “disegnata” da Tesla. A livello di comunicazione aziendale la controllata della Big Tech non ha voluto cedere alla provocazione di Musk.

Waymo ad Austin è disponibile sull’app di Uber, società che ha rivoluzionato la mobilità negli ultimi decenni. L’ex Ceo Travis Kalanick si è però tolto qualche sassolino dalla scarpa di recente, lamentando il fatto che l’ex startup abbia colpevolmente abbandonato il progetto dei robotaxi. «Eravamo davvero secondi solo a Waymo – ha detto – ma stavamo recuperando terreno e stavamo per superarli».
Waymo negli ultimi anni ha approfittato della crisi in cui è precipitata Cruise a San Francisco a seguito di un incidente che ha coinvolto un pedone nel 2023. L’industria dei robotaxi è in espansione, anche se si concentra soprattutto in alcune grandi città Oltreoceano. A San Francisco sono veicoli che è comune vedere nel traffico. La Tesla di Musk è arrivata dopo e sta cercando di farsi strada.