Nuova causa nel settore dell’editoria per quanto riguarda presunte violazioni del copyright per opera dell’Intelligenza artificiale. Questa volta è il turno di Meta. La SNE (Syndicat national de l’édition) francese, che rappresenta le principali case editrici d’Oltralpe, ha fatto causa all’ex Gruppo Facebook. «La creazione di un mercato dell’AI non può essere concepita a scapito del settore della cultura», ha dichiarato Vincent Montagne, presidente dell’organizzazione.
Per cosa è stata accusata Meta dalle case editrici in Francia?
Come già capitato in altri casi – si vedano le cause tra OpenAI e il New York Times e quella tra Perplexity e l’editore News Corp – la SNE ha lamentato il fatto che Meta avrebbe utilizzato senza riconoscere i diritti d’autore contenuti tutelati dal copyright per allenare Llama, l’Intelligenza artificiale sviluppata dalla multinazionale guidata da Mark Zuckerberg.
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LA SNE ha poi fatto riferimento all’AI Act, la legge europea che punta a regolamentare un settore in espansione come quello dell’Intelligenza artificiale. «Questa azione legale – si legge nella nota – si inserisce in un contesto di regolamentazione a livello europeo, l’AI Act ha ricordato la necessità per le società editrici di soluzioni di intelligenza artificiale generativa di rispettare il diritto d’autore e di garantire la trasparenza sulle fonti utilizzate».