Blue Origin denuncia presunte irregolarità nell’assegnazione a SpaceX del contratto per riportare l’uomo sulla Luna
La Blue Origin di Jeff Bezos ha fatto causa alla NASA dopo che l’agenzia spaziale USA ha scelto la SpaceX del rivale Elon Musk per costruire il veicolo che riporterà gli astronauti sulla Luna. «La NASA – si legge in un comunicato della società fondata dal Ceo di Amazon citato da SkyTG 24 – ha fatto un appalto imperfetto per il suo programma di veicoli spaziali lunari» e l’accusa sarebbe quella di aver cambiato «le regole del gioco all’ultimo momento». Tra i due imprenditori, che da mesi si contendono lo scettro di persona più ricca del pianeta, i rapporti non sarebbero mai stati rosei. Dopotutto sono competitor: Musk con SpaceX e Bezos con Blue Origin puntano a sfruttare l’esplorazione spaziale per i propri obiettivi di business.
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Musk e Bezos: che interessi hanno?
Elon Musk, da una parte, vuole dare all’umanità un futuro interplanetario. Se il suo sogno di far atterrare l’uomo su Marte si dovesse mai avverare, quello sarebbe il primo passo per la colonizzazione del pianeta rosso; d’altra parte, anche Jeff Bezos ha da sempre l’obiettivo di stabilire una presenza umana duratura nello spazio: per farlo la sua società aveva iniziato costruendo la New Shepard, astronave pensata per condurre i primi turisti spaziali in orbita. Entrambe le aziende tecnologiche hanno da subito puntato su razzi riutilizzabili, che consentissero di contenere le spese e, soprattutto, effettuare più test possibili.
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Alcune settimane fa la NASA aveva ufficializzato l’accordo da quasi 3 miliardi di dollari, che assegnava a SpaceX il compito di riportare gli astronauti sulla Luna dopo un lungo periodo di assenza. Al momento non c’è alcun commento da parte della NASA, mentre si sa che Blue Origin avrebbe protestato puntando il dito anche contro i recenti test – finiti male – dello Starship di SpaceX.