L’organismo consultivo sull’Intelligenza artificiale delle Nazioni Unite ha pubblicato il suo rapporto finale che contiene sette raccomandazioni per affrontare i rischi legati all’AI e le lacune nella governance. Che cosa prevedono?
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AI, che cosa fa l’organo consultivo dell’ONU?
L’anno scorso, l’ONU ha creato un organo consultivo di 39 membri per affrontare le questioni relative alla governance internazionale dell’AI. Si tratta di un comitato che fornisce conoscenze scientifiche imparziali e affidabili sull’Intelligenza artificiale e affronta le asimmetrie informative tra i laboratori di intelligenza artificiale e il resto del mondo.
Che cosa ha affermato l’ONU?
«Con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nelle mani di poche multinazionali, c’è il rischio che la tecnologia possa essere imposta alle persone senza che queste possano dire la loro su come utilizzarla», ha affermato l’ONU in una nota raccomandando un nuovo dialogo politico sulla governance dell’intelligenza artificiale e immaginando una rete globale di sviluppo delle capacità di intelligenza artificiale per rafforzare la governance. Tra le altre proposte, l’ONU vuole che venga istituito un fondo globale per l’Intelligenza artificiale, che affronterebbe le lacune in termini di capacità e collaborazione e sostiene che la formazione di un quadro globale di dati possa garantire trasparenza e responsabilità. Infine, il rapporto delle Nazioni Unite propone di istituire un piccolo ufficio per l’intelligenza artificiale per supportare e coordinare l’attuazione di queste proposte.
Chi ha regolamentato l’AI?
Dall’uscita di ChatGPT di OpenAI, supportata da Microsoft, nel 2022, l’uso dell’intelligenza artificiale si è diffuso rapidamente, sollevando preoccupazioni circa il rischio di alimentare disinformazione, fake news e violazione di materiale protetto da copyright. Solo pochi Paesi hanno regolamentato la diffusione degli strumenti di intelligenza artificiale. L’Unione Europea è stata in vantaggio rispetto agli altri, avendo approvato l’AI Act, mentre la Cina ha mirato a mantenere la stabilità sociale e il controllo statale.