Il Ceo Hastings: «Sono un grande fan della scelta del consumatore»
Non sono mesi positivi per Netflix. E non ci riferiamo alle delusioni agli Oscar dopo l’incetta di 12 nomination a cui sono seguite poche statuette. Nelle scorse ore la società di streaming più famosa al mondo ha comunicato un calo di 200mila abbonati nel primo trimestre del 2022. E non è finita: l’anno in corso, stando agli osservatori, potrebbe rivelarsi il peggiore per l’azienda. Quali sono le soluzioni possibili per recuperare? Nelle scorse settimane su StartupItalia avevamo ripreso un virgolettato del CFO di Netflix, Spencer Neumann, che commentava con un “mai dire mai” l’ipotesi dell’arrivo della pubblicità su Netflix. Come sanno i milioni di utenti presenti anche in Italia, la piattaforma non ha advertising e questo è stato senz’altro uno degli elementi più apprezzati in un panorama online dove spot e fastidiose pause rovinano la fruizione di film e serie. Ora in merito si è espresso anche il Ceo e Founder Reed Hastings: «Sono un grande fan della scelta del consumatore – ha detto – e permettere ai consumatori che vorrebbero avere un prezzo più basso, e sono tolleranti alla pubblicità, di ottenere ciò che vogliono, ha molto senso».
L’advertising è ancora per la maggior parte della Big Tech tra le principali fonti di entrata. Al momento per Netflix resta un’ipotesi: l’abbonamento con pubblicità consterebbe meno rispetto alle tariffe attuali, che sono di anno in anno aumentate. Da quanto si legge sulle stampa non sarà un’apertura totale agli spot: resterebbero comunque le tradizionali modalità di subscription. «Chi ha seguito Netflix sa che sono stato contro la complessità della pubblicità e un grande fan della semplicità dell’abbonamento», ha aggiunto Hastings. Novità in questo senso richiederebbero almeno due anni di tempo prima di entrare a regime.
Non c’è soltanto Netflix che starebbe andando verso la pubblicità. L’ha riassunto anche il New York Times, citando i giganti del settore streaming, impegnati da una parte a garantire produzioni sempre più imponenti e dall’altra a far quadrare i conti.