Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.
L’AI “servile” è un problema
Tra i pregiudizi sociali culturali e di genere che si nascondo nei sistemi di AI emerge la Sycophancy. La sycophancy è il termine inglese usato per identificare la parola “servilismo”. Diventa un problema quando i sistemi di AI danno priorità a suggerire ciò che gli utenti vogliono sentirsi dire piuttosto che fornire risposte obiettive o veritiere. Sebbene utilizzato per migliorare l’esperienza utente, potrebbe portare alla mancanza di credibilità e affidabilità e minare le aziende che utilizzano l’AI per la gestione dei loro clienti. Quale potrebbe essere il settore più colpito dalla sycophancy dell’Intelligenza artificiale? Nel settore sanitario, e nel futuro nella sanità a distanza consideriamo questo scenario: un paziente interagisce con una piattaforma di consultazione medica guidata dall’AI in cerca di consigli su un sintomo preoccupante. Per venire incontro all’utente il sistema di AI potrebbe minimizzare la gravità dei sintomi o offrire rassicurazioni ingiustificate. Sebbene l’intenzione sia buona, ossia alleviare la preoccupazione e l’ansia, le conseguenze potrebbero essere fatali: un intervento medico prolungato, una diagnosi errata, un trattamento inadeguato.
L’Early Warning che manca alla sanità
I settori sanitari nazionali non sono dotati di sistemi di allarme precoce per identificare eventuali problemi in tempo utile. La pandemia di Covid dovrebbe aver insegnato che disporre di basi dati giuste, accurate e in tempo reale è essenziale. Sistemi di “Early Warning” o “Allarme precoce” sulla salute pubblica possono prevenire disastri sanitari raccogliendo la quantità minima di dati necessaria per individuare, per esempio, una potenziale epidemia. L’approccio migliore rimane quello di costruire sistemi locali e nazionali utilizzando anche altre fonti di dati non tradizionali come social media, notiziari, movimenti della popolazione. Perché non trattare il sistema sanitario come il sistema finanziario? I mercati finanziari mondiali dispongono da tempo di sistemi di allerta precoce per individuare potenziali problemi, consentendo ai responsabili politici di intervenire prima che una crisi si espanda. Stesso approccio potrebbe essere utilizzato per il settore sanitario. L’attuale frammentazione dei sistemi di analisi dei dati sanitari di base a livello nazionale, regionale e globale e la scarsità di investimenti non permettono di sfruttare i dati nel processo decisionale.
iPhone 16: quanta AI c’è dentro?
L’iPhone 16 potrebbe essere il primo smartphone progettato per sfruttare l’intelligenza artificiale. Ecco alcune delle nuove funzionalità. Gli strumenti di scrittura aiuteranno gli utenti a perfezionare i loro testi riscrivendo, correggendo e riassumendo il testo. La funzione Memories consente di creare i filmati da semplici descrizioni. Il nuovo strumento Clean Up è in grado di identificare e rimuovere oggetti di distrazione sullo sfondo di una foto, senza alterare accidentalmente il soggetto. La funzione “Riduci le interruzioni“ fa apparire solo le notifiche che potrebbero richiedere un’attenzione immediata e “Messaggi prioritari in Email” comprende il contenuto delle e-mail e fa apparire i messaggi sensibili al tempo. “Apple Intelligence” piacerà ai consumatori, ai governi e a Wall street? Alcune preoccupazioni risiedono nella funzione di Visual intelligence che abbina alle foto scattate, per esempio un ristorante, informazioni utili all’utente quali per esempio il menu, gli orari di apertura. Alcune preoccupazioni risiedono nel fatto che questa funzionalità potrebbe essere applicata anche alle persone. Le funzionalità di AI non saranno disponibili in tutti i Paesi: Cina e Europa saranno escluse. Wall Street ha ribadito un rating neutrale sulle azioni Apple notando che i casi d’uso di Apple Intelligence probabilmente richiedono ancora un po’ di tempo prima di essere utilizzati da parte degli utenti.
L’AI che omologa
L’AI e gli strumenti digitali hanno reso più semplice e veloce alcune attività come la scrittura del CV. Curriculum e lettere di presentazioni grazie a software di AI sono diventati sempre più sofisticati e accattivanti. Canva, per esempio, uno dei rivali di Adobe con sede a Sydney, ha visto quest’anno più di 900 milioni di utenti creare CV sulla sua piattaforma, sfruttando tool di Intelligenza artificiale. Anche ChatGPT o Bard di Google vengono utilizzati per la creazione dei CV da parte dei candidati e di lettere di presentazione. L’AI nella scrittura dei CV potrebbe aiutare nella ricerca di un posto di lavoro più velocemente? L’AI sta rendendo la stesura dei nostri CV molto più omogenea eliminando l’individualità e prediligendo l’uniformità. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli utenti scelgono spesso i modelli preimpostati e non utilizzano le funzioni di personalizzazione. Una ricerca di Canva ha rilevato che quasi il 45% delle persone in cerca di lavoro ha utilizzato l’Intelligenza artificiale generativa per costruire, aggiornare o migliorare il proprio CV, ottenendo risultati positivi. Viceversa, Applied, una piattaforma di reclutamento, ha rilevato un numero di CV ormai simili per estetica e contenuti con affermazioni spesso copiate e incollate. Approccio che porta all’esclusione immediata del candidato.