Perché X lancia l’abbonamento a 1 dollaro? L’AI e l’industria musicale riusciranno ad accordarsi?

Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.

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“Not a bot” è il nuovo modello di abbonamento di X che prevede l’addebito di 1 dollaro ai nuovi utenti della piattaforma. L’addebito servirà per dare accesso a funzioni come la condivisione o il gradimento dei post. Un piccolo pagamento per ripagare le attività svolte per cercare di liberare dai bot la piattaforma i “X”, l’ex Twitter. La Nuova Zelanda e le Filippine saranno i paesi scelti per il test. Stiamo assistendo ad un trend emergente di abbandono dei modelli di business ad offerta gratuita classici dei social network per modelli diversificati? Da una dichiarazione del suo proprietario, Elon Musk, i ricavi della piattaforma sono diminuiti del 60% negli Stati Uniti. Molti operatori del settore pubblicitario hanno ritirato la loro pubblicità dalla piattaforma a causa dell’eccesso di disinformazione e di profili falsi. Gli utenti che non pagheranno potranno solo leggere, seguire altri account, visionare video ma non partecipare alle discussioni.

BT Group  Plc, il più grande operatore telefonico Britannico, venderà prodotti elettronici per la casa a partire dal prossimo anno. L’annuncio arriva dopo le dichiarazioni dello scorso maggio dell’azienda di voler tagliare fino al 42% della sua forza lavoro entro il 2030. La divisione consumer, EE, che sarà incaricata della vendita di elettrodomestici e frigoriferi, è passata da zero ad una quota di mercato del 12% grazie alla vendita delle console da gioco. Il settore delle telco sta iniziando a vendere al dettaglio dispositivi ed elettrodomestici come servizi? La mossa strategica potrebbe essere utile per aumentare la rilevanza del settore nella mente del consumatore. La connettività è ormai vista come una commodity i cui guadagni continuano a diminuire. Le vendite avverranno sia attraverso negozi fisici sia grazie al sito.

Universal Music ha intentato una causa per violazione del copyright contro la startup di intelligenza artificiale Anthropic. Universal sostiene che Anthropic estragga loro canzoni senza autorizzazione e le utilizzi per generare copie dei testi identiche (o quasi ) attraverso Claude, il rivale di ChatGPT. Il motore di ricerca riesca anche a produrre testi nello stile di un/una cantante, spesso utilizzando le espressioni che lo hanno reso famoso. Riuscirà l’intelligenza artificiale a lavorare in modo etico e responsabile con il settore musicale? Universal sta lavorando con Google per concedere in licenza le voci e melodie dei suoi artisti da utilizzare nelle canzoni generate dall’AI. Universal ha annunciato anche una partnership con la piattaforma musicale Bandlab per un approccio “etico” al diritto d’autore.

La Cina potrebbe partecipare al vertice britannico sull’intelligenza Artificiale in Inghilterra il 1° novembre. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha l’obiettivo di riunire i responsabili politici globali e i dirigenti del settore per definire un approccio internazionale alla governance di questa tecnologia. L’incontro si terrà a Bletchley Park, centro di smistamento dei codici della seconda guerra mondiale. L’evento si concentrerà sull’AI di frontiera, ossia i Large Language Model. La sfida di creare una visione internazionale unica sull’intelligenza Artificiale potrà essere vinta? Le visioni sull’intelligenza artificiale pongono al centro priorità differenti. La Cina più orientata a mantenere la stabilità statale e del partito, America e Europa più focalizzate verso la crescita di produttività, innovazione e di benefici verso tutte le persone. Il vertice prenderà in considerazione argomenti come le turbative elettorali, la diffusione della disinformazione e il modo in cui l’AI potrebbe peggiorare le disuguaglianze a livello mondiale.