A pochi giorni dall’inizio del processo che avrebbe richiesto a Tesla di presentarsi in aula e difendersi dalle accuse da parte della famiglia di Wei Huang, ingegnere Apple morto nel 2018 a seguito di un incidente mentre era a bordo di un’elettrica su cui era impostato l’Autopilot, ossia la guida autonoma, ebbene l’azienda di Elon Musk ha raggiunto un accordo con i parenti di Huang per un risarcimento che consentirebbe di non andare oltre col processo.
Tesla ha ingigantito le capacità dell’Autopilot?
Stando agli avvocati di Tesla è stato raggiunto un accordo con una cifra che non è stata comunicata. Si tratta di un cambiamento non da poco, dal momento che le aspettative parlavano di una strategia molto diversa da parte della multinazionale: Tesla avrebbe infatti potuto continuare a difendere il sistema di Autopilot e suggerire che Wei Huang, mentre era a bordo con la guida autonoma impostata, si sarebbe distratto al cellulare (le prove citate da AP lo confermano). Al momento dello scontro contro una barriera, la Tesla viaggiava a oltre 100 km/h.
La famiglia ha citato in giudizio l’azienda di Musk nel 2019 per negligenza e per aver trasmesso ai clienti un falso senso di sicurezza rispetto alla guida autnoma. La morte di Wei Huang è da anni uno degli argomenti più delicati per Tesla. Secondo i critici la società ha esagerato le capacità del proprio Autopilot, con un video promozionale dichiarato fasullo da un ingegnere della stessa azienda in una deposizione in tribunale proprio nel processo che ora Tesla vuole chiudere con un risarcimento. Prima di morire, l’ingegnere Apple aveva più volte ravvisato problematiche di sicurezza.