«La decisione di investire nella ricerca e nell’innovazione tecnologica in Italia è quel che l’intero Paese chiede alle sue menti più innovative», le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi
Situgel ha vinto la prima edizione completamente digitale di Alfathon. Dopo una sessione di pitch tra le tre finaliste, l’hackathon di Alfasigma si è concluso con l’assegnazione del primo premio e di 5mila euro al team spagnolo composto da Lluis Pascual Masiá, PhD in Medicines and Health all’Università di Navarra, Irene Santos Martínez e Maria Cholvi Simó, entrambe studentesse di farmacia all’Università di Valencia. L’idea che ha convinto la giuria risponde alla necessità di sviluppare una piattaforma formulativa in grado di garantire una liberazione prolungata del principio attivo, massimizzando così la sua azione terapeutica. «Non ero sicuro del successo di questa iniziativa, soprattutto in tempi di pandemia – ha premesso Stefano Golinelli, presidente di Alfasigma –. E invece è stato un successo nei numeri e negli esempi di innovazione che i team hanno presentato».
Il percorso di Alfathon
StartupItalia ha raccontato il percorso che ha condotto i team e i talenti impegnati in Alfathon fin dall’autunno 2020. Tre i temi chiave per il settore farmaceutico su cui si è concentrato l’hackathon di Alfasigma. Lo sviluppo della forma farmaceutica in grado di innovare la modalità di rilascio dei principi attivi; l’elaborazione di software e hardware per la gestione dell’encefalopatia epatica; e infine la consulenza del farmacista sempre più vicino. CareLiver e PharmHack sono stati gli altri team finalisti con cui la giuria si è comunque complimentata per i pitch e il lavoro svolto.
La finale di Alfathon è stato l’appuntamento conclusivo con il quale Alfasigma ha dato l’idea di quanto importanti siano l’open innovation e la ricerca dei talenti interni ed esterni per far progredire il settore farmaceutico. Oggi, nel frattempo, è il giorno di inaugurazione del LABIO 4.0 Marino Golinelli a Pomezia, che vede un investimento iniziale di oltre 17 milioni di euro per la messa a punto di 5.600 metri quadrati di nuovi laboratori dedicati alla tecnologia farmaceutica e alla chimica analitica. L’obiettivo di Alfasigma è distinguersi sia a livello nazionale sia internazionale per innovazione e sviluppo tecnologico in questo settore.
«La decisione di investire nella ricerca e nell’innovazione tecnologica in Italia è quel che l’intero Paese chiede alle sue menti più innovative», sono state le parole rivolte dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, in una lettera di augurio. «II centro di ricerca e sviluppo di Pomezia – ha aggiunto Stefano Golinelli – è stato intestato al nostro fondatore, Marino Golinelli, perché ci ha insegnato e ci insegna ancora oggi, a oltre 100 anni di distanza, ad avere fiducia nel futuro e nell’innovazione. Noi crediamo nella ricerca farmaceutica e in questa storia di successo tutta italiana: lo dimostriamo con il nostro investimento in R&D, ma anche con il potenziamento degli impianti produttivi e nell’acquisizione di nuove molecole e nuovi progetti».
All’interno del neonato centro polivalente sono presenti i laboratori di Sviluppo di formulazioni innovative, i laboratori di Chimica analitica e il nuovo Impianto Pilota, cui si aggiungeranno i laboratori di biotecnologie e nanotecnologie. Proprio questo impianto rappresenta una delle peculiarità di LABIO 4.0: è in grado di calibrare produzioni di lotti clinici-sperimentali per nuove specialità in forma orale (granulati, compresse rivestite e non, capsule, cronoidi/minitabs) operando su una scala intermedia tra il Kilolab (la dimensione del laboratorio di sviluppo tecnologico) e la produzione semi-industriale.