Nei giorni prima del Super Bowl – vinto dai Philadelphia Eagles la notte scorsa – era circolata la notizia secondo cui OpenAI avrebbe trasmesso il suo primo spot tv. E così è stato. Si chiama The Intelligence Age ed è costato 14 milioni di dollari. La pubblicità dura 60 secondi ed è disponibile anche sul canale YouTube di OpenAI. Lo stile grafico richiama il puntinismo, con citazioni di grandi rivoluzioni nel corso della storia. Non è un segreto che la società di Sam Altman punti a cambiare i paradigmi con l’innovazione dell’Intelligenza artificiale.
L’obiettivo dello spot di OpenAI al Super Bowl
La volontà di partecipare al Super Bowl con uno spot visto da oltre 100 milioni di persone rientra nella strategia di OpenAI per rendere sempre più pop l’Intelligenza artificiale. Dopo anni in cui la società è rimasta sulla cresta dell’onda, raccogliendo nel 2024 uno dei round più importanti (6,6 miliardi di dollari), nelle scorse settimane una realtà cinese ha inferto un primo colpo al colosso USA e al comparto in generale.
Stiamo parlando di DeepSeek, la startup cinese che ha fatto crollare i titoli tecnologici spaventando numerosi investitori. Questo perché la sua AI è performante come quella dei competitor USA, ma a fronte di un investimento iniziale inferiore (non è chiaro di quanto inferiore). Con lo spot al Super Bowl OpenAI ha voluto dunque far conoscere il proprio prodotto ChatGPT a un pubblico ancora più vasto. Nel frattempo a gennaio l’azienda di Altman è stata protagonista di un importante annuncio: il progetto Stargate da 500 miliardi di dollari la vede al centro di un piano per costruire una rete di datacenter in Texas.