AXA Italia e Fintech District stringono un accordo. E arriva a Milano l’incubatore che investe 200 milioni di euro l’anno in startup
«L’innovazione è al cuore della strategia di AXA», ha spiegato il CEO di AXA Italia, Patrick Cohen, al termine della giornata che ha festeggiato il lancio della partnership tra il gruppo assicurativo e il Fintech District, la community di riferimento del settore. A Milano arriva così AXA Next, l’incubatore che investe ogni anno 200 milioni a livello internazionale sul mondo delle strartup. «L’idea di questa partnership – ha spiegato Alessandro Longoni, Head of Fintech District – è di contribuire alla crescita sostenibile di due aziende, fintech e insuretech. Con un player come AXA Italia crediamo si possa costruire valore aggiunto all’interno dell’ecosistema italiano».
I trend della digital health
Per dare un assaggio di cosa la partnership tra AXA Italia e Fintech District potrà generare, i due partner hanno organizzato a Milano un incontro tra startup, investitori, rappresentanti delle istituzioni e professionisti. La panoramica è stata anche sui principali trend che interessano il settore assicurativo, in particolare per quel che riguarda la digital health. Quali sono ad esempio i Paesi che più investono in intelligenza artificiale e blockchain per l’ambito medico? In Europa l’Italia ancora non compare tra i big, mentre Gran Bretagna, Francia, Germania e Svezia la fanno da padroni.
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Grazie alla partnership con una community che da due anni ha l’obiettivo di mettere in risalto i protagonisti del Fintech italiano, l’attenzione di AXA sarà rivolta soprattutto a quelle realtà operanti a livello locale – fintech, insurtech o ad alto impatto sociale – con cui poter realizzare progetti innovativi che vedano al centro i temi della tutela dell’ambiente e del sostegno all’ecosistema locale, con una particolare attenzione agli aspetti etici e sociali.
Fintech District: salute, ma anche impatto sociale
«Parlare di digital health in Europa significa teleconsultation, telemedicina, possibilità di prenotare visite online», ha spiegato Romain Champetier, Business Development Manager AXA Next, focalizzandosi sulle grandi prospettive (e sui risparmi) che potrebbero garantire consulenze mediche fatte in streaming. «E poi c’è la blockchain che renderà più sicuro il trattamento dei dati sanitari. Abbiamo calcolato che se questa tecnologia venisse impiegata ci sarebbe un risparmio di 150 miliardi di dollari in costi sanitari entro il 2025». Come ha spiegato poi Julia Belaya, Corporate Partnerships Director di Plug&Play «il problema principale che riscontriamo è che le startup non sempre hanno una connessione con le grandi industrie per validare le loro tecnologie».
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Non saremo tra i primi in Europa, ma la rappresentanza italiana delle startup del mondo digital health ha a Milano una delle sue principali piazze. Qui ha sede Impact Hub Milano, un incubatore che si focalizza proprio sulle startup impegnate in ambito sanitario e sociale. Presentate da Lorenza Morandini, vicepresidente, se ne è capito subito l’impatto per la vita di tutti. Beltmap, ad esempio è una cintura che orienta i non vedenti grazie a Google Maps e a indicazioni vocali, dando loro maggiore autonomia; ImpReading è finora un’app in grado di leggere file PDF e trasformarne il font perché le persone dislessiche riescano a leggerlo meglio.
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«La partnership con Fintech District – ha aggiunto il CEO di AXA Italia – arricchisce ulteriormente il nostro ecosistema fatto di startup, università, community di innovatori e incubatori sociali, da cui traiamo spunti sempre nuovi che ci consentono di anticipare il futuro e intercettare le esigenze dei nostri clienti, con l’obiettivo di passare da Payer a Partner».