Testata durante SIOS20, Awhy propone un’offerta low cost per startup con live chat, chatbot, flussi conversazionali, anagrafica utenti e reportistica
Awhy, l’innovativa piattaforma di assistenza clienti, lancia un nuovo servizio low cost dedicato a startup e PMI. “In un momento così critico come quello che stiamo vivendo, vogliamo fare anche noi la nostra parte con un contributo concreto alle attività imprenditoriali che non possono permettersi di investire grandi cifre nel settore della customer care”, spiega Emanuele Pucci, cofounder e COO di Awhy.
Nuove opportunità per le startup
Il servizio proposto da questo team di giovani imprenditori è, di per sé, innovativo, con un sistema di chatbot che permette di diminuire dell’80% il carico di lavoro sugli operatori, ma oggi lo è ancora di più grazie a un nuovo servizio di business match di cui ne possono beneficiare anche gli organizzatori di eventi. Finora, infatti, Awhy veniva utilizzato principalmente dal cliente finale. Con questo nuovo servizio, la startup può accedere direttamente al chatbot per conto terzi. In buona sostanza, ad usufruire del servizio non è più, direttamente, il solo cliente finale, ma un determinato ente, ad esempio un organizzatore di eventi, che garantisce l’accesso al servizio alle startup che ne fanno parte.
E quale migliore occasione per testare la novità se non SIOS20 al Village? “Con il nostro servizio è stato possibile mettere una chat sulla pagina di ogni startup presente all’evento in modo che si possa dialogare con loro durante SIOS – spiega Emanuele – Si tratta di un punto di partenza. Vogliamo aprire un nuovo canale basato su un’offerta modulabile e scalabile dedicata alle startup e alle PMI a basso prezzo, da 99 euro al mese. Lo abbiamo lanciato proprio in occasione di SIOS, ma sarà accessibile a tutti gli interessati per l’intero anno 2021. Finora ci eravamo focalizzati su clienti corporate ma, in particolar modo a seguito dell’emergenza sanitaria e delle sempre più crescenti richieste di servizi di customer care, ci siamo resi conto di quanto sia importante oggi il nostro servizio anche per le piccole attività imprenditoriali. Abbiamo pensato, dunque, di strutturare un piano ad hoc, pensato proprio per le startup, e contribuire, nel nostro piccolo, a risollevarci da questa grave crisi”.
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Ma cosa prevede il nuovo servizio? Una live chat, una chatbot con un limite di 500 interazioni, 3 flussi conversazionali, un’anagrafica utenti e una reportistica dettagliata delle conversazioni. Potrete provarlo in diretta il 14 dicembre durante SIOS20. Qui per accedere al Village
Come nasce Awhy
Da Barcellona all’accelerazione in Hubble di Nana Bianca. Dalla Silicon Valley, dove, nel 2019 Awhy ha preso parte al percorso di accelerazione Plug&Play al rientro in Italia. “Grazie alla nostra esperienza in Silicon Valley, abbiamo avuto modo di validare la nostra tecnologia e il modello di business migliorando l’execution dei nostri progetti”, afferma il cofounder.
Awhy è nata nel 2015 da un’idea del founder e CEO, Arafin S. Nabil, assieme ai due cofounder e soci, Emanuele (COO) e Gianmarco Nicoletti (CTO).
“Al nostro rientro in Italia, a fine 2019, abbiamo avuto modo di migliorare il reparto sviluppo e business. Un campo a cui ci siamo dedicati anche durante tutto il 2020 – spiega il COO – Poi è arrivata la pandemia, e abbiamo deciso di mettere a punto una landing page chatbot che rispondesse a domande dei clienti avvalendosi delle indicazioni reperibili sul sito del Ministero della Salute”.
Awhy, oggi, lavora con una ventina di clienti, tra cui FAAC, Estra Energie e Wolters Kluwer. Il team è composto da 8 figure: i tre soci e 5 dipendenti che si occupano della parte tecnica. Con sede operativa a Firenze, Awhy ha tra i suoi prossimi obiettivi quello di implementare ulteriormente la parte business allargando la squadra. Un lead operator online e un account manager sono le due figure che Awhy prevede di inserire nel team nel 2021. “Offriamo un servizio di chatbot automatico ma questo non significa che, per noi, non sia essenziale la componente umana, anzi. Questa è al centro del nostro lavoro – conclude Emanuele – E’ fondamentale offrire ai clienti, infatti, un servizio che sia autogestibile ma, allo stesso tempo, al momento del bisogno, garantisca l’assistenza umana”.