Il riconoscimento è stato consegnato al Congresso dell’IHPBA. Il girato proviene dalle stesse telecamere che aiutano i medici durante l’operazione. Abbiamo intervistato il direttore dell’équipe
Il nome del premio non deve confondere: il “Best video award” rilasciato dal Congresso mondiale dell’IHPBA, acronimo che sta per Associazione Internazionale di Chirurgia Epatobilio-pancreatica, non ha nulla a che spartire con sceneggiature e copioni. Il riconoscimento, però, è mondiale ed è stato assegnato all’équipe Chirurgia Generale ed Oncologica dell’Ospedale Mauriziano di Torino, diretta dal dottor Alessandro Ferrero. Il video premiato, 15 minuti in tutto, vale come sintesi di un’operazione durata sette ore – e andata a buon fine – su un paziente di 77 anni con numerose metastasi da tumore intestinale.
Il tredicesimo Congresso mondiale dell’IHPBA, tenutosi in settembre a Ginevra, è un appuntamento fondamentale per questa branca della medicina: 3mila gli iscritti registrati, tra cui i massimi esperti in chirurgia epatica e pancreatica. Il “Best video award” è andato al team dell’ospedale di Torino, distintosi in un intervento di resezione laparoscopica giudicato come il migliore tra tutti quelli presentati all’incontro tramite un video. Parliamo di un’operazione all’avanguardia, già praticata nel mondo e costosa per le tecnologie richieste. Quella realizzata dall’Ospedale Mauriziano si potrebbe descrivere così per i non addetti ai lavori : piccole incisioni nell’addome del paziente, da cui è stato esportato il 70% del fegato, mantenendolo comunque in attività; il tutto senza ricorrere alla “chirurgia aperta”.
On behalf of the #IHPBA2018 Organising Committees, we would like to give a huge thank you to all who attended the congress last week. Here are our best moments from #IHPBA2018 – What are yours?
@EAHPBA @AHPBA pic.twitter.com/1pmZ7o5WxI— IHPBA (@IHPBA) September 12, 2018
L’intervista al chirurgo dell’Ospedale Mauriziano
Ad aiutare i medici in questo intervento in laparoscopia sono state proprio le piccole telecamere da cui è stato estratto un breve riassunto dell’operazione. «In futuro la chirurgia ricorrerà sempre di più a metodi simili, meno invasivi e più sicuri per il paziente». Il dottor Alessandro Ferrero dell’ospedale Mauriziano ha spiegato a StartupItalia! l’utilità di questi strumenti, anche in ottica di condivisione fra colleghi sui migliori lavori realizzati. «A Ginevra ho spiegato passo passo l’operazione aiutandomi con il video dell’intervento. Per intenderci, non è un cortometraggio con riprese della sala operatoria: parliamo di materiale medico, molto tecnico. Sono le stesse riprese che ci aiutano durante l’operazione vera e propria».
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L’eccellenza italiana in campo medico si spiega anche con questo riconoscimento per la miglior operazione compiuta al mondo in ambito di chirurgia epatica. «Fino a quattro anni fa – spiega il dottor Ferrero dell’Ospedale Mauriziano – nel 90% dei casi non si ricorreva a piccole incisioni, ma alla chirurgia aperta. Oggi il 40% di interventi simili avviene tramite laparoscopia». E se un tempo erano gli esperti italiani ad andare all’estero per imparare dai più bravi, la situazione attuale vede mette in cattedra i nostri chirurghi.
#IHPBA2018 is coming to a close. Thank you for joining us in Geneva for what’s been an incredibly scientifically-rich four days. Celebrate the Congress with us at the Closing Ceremony and Awards from 17:15 – 18:15. pic.twitter.com/puf78xweRI
— IHPBA (@IHPBA) September 7, 2018
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«Fino a trent’anni fa il tumore al fegato era purtroppo una sentenza, ma grazie alle attuali terapie integrate sono stati fatti progressi notevoli». Come testimonia il chirurgo Ferrero uno dei problemi di questi interventi in laparoscopia riguarda i costi: le telecamere sono soltanto l’avanguardia di una tecnologia medica purtroppo non ancora alla portata di tutte le strutture ospedaliere.