Già 20 milioni di mascherine distribuite in tutto il mondo ma anche un nuovo tipo di protezioni per gli operatori sanitari già in fase di distribuzione: “Si montano in meno di due minuti e sono pienamente regolabili” spiega Tim Cook
Oltre 20 milioni di mascherine ottenute attraverso la sua potente catena produttiva e distribuite in tutto il mondo. Questa una delle risposte di Apple all’emergenza Covid-19 che sta travolgendo gli Stati Uniti. Lo ha spiegato l’ad Tim Cook in un aggiornamento video su Twitter nel quale ha fornito un aggiornamento sulle strategie del colosso di Cupertino, che ha da poco svelato nuovi dispositivi fra cui la versione 2020 del suo MacBook Air. Non solo: il gigante dell’iPhone sta progettando nuovi tipi di schermi facciali, le protezioni più ampie utilizzate soprattutto dagli operatori sanitari impegnati in prima linea contro la sindrome causata dal virus.
“I feedback dei medici sono positivi”
Apple ha dunque lanciato “uno sforzo di tutta la compagnia mettendo insieme product designer, ingegneri, team per il confezionamento e i fornitori per il design per progettare, produrre e consegnare scudi facciali per i lavoratori sanitari”, ha detto Cook mostrando una delle protezioni in grado di coprire tutto il viso, a quanto pare già pronti per essere distribuiti dove ce n’è più bisogno.
“La nostra prima consegna è stata inviata a una serie di ospedali nella Santa Clara Valley la scorsa settimana, e i feedback dei medici sono stati molto positivi” ha spiegato l’ad. Ogni confezione contiene cento scudi facciali che possono essere assemblati in meno di due minuti e sono pienamente regolabili: “Stiamo trovando i materiali e li stiamo producendo negli Stati Uniti e in Cina” ha aggiunto Cook.
Il programma: un milione a settimana
Apple sta pianificando di consegnare oltre un milione di questo tipo di protezioni entro la fine della settimana e un ulteriore milione ogni settimana a partire dalla prossima, sfoderando buona parte della sua capacità organizzativa in termini logistici. Per il momento sono destinate agli Stati Uniti, divenuti nel giro di poche settimane epicentro dell’epidemia, ma potrebbero raggiungere anche altri paesi: “Il nostro focus è sui modi in cui Apple può aiutare intercettando le necessità basilari degli operatori e secondo le proporzioni che le circostanze richiedono” ha chiuso il grande capo della Mela.