In tutto il mondo si cercano soluzioni per sostituire gli imballaggi di plastica, qui quelle più curiose
L’attenzione per l’ambiente passa (anche) dal packaging, che può essere ecologico, ma anche commestibile e nutriente. Dalla Polonia agli Stati Uniti, fino all’Indonesia, ecco le idee innovative di alcune aziende di tutto il mondo.
Piatti di crusca da mangiare
L’azienda polacca Biotrem produce stoviglie monouso di crusca sin dagli anni ’90. Completamente biodegradabili in trenta giorni, i piatti e le posate della Bioterm sono commestibili e resistenti alle alte temperature (non solo delle pietanze calde, ma anche del forno e del microonde). Un modo originale ed al tempo stesso utile per non produrre rifiuti, e (aiutare a) salvaguardare l’ambiente.
La pellicola commestibile
Dalla Polonia agli Usa, più precisamente nel Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense (Usda), dove i ricercatori hanno prodotto una pellicola commestibile a base di caseina, la proteina del latte. Da utilizzare per conservare e proteggere i prodotti alimentari, la nuova pellicola potrebbe essere disponibile sugli scaffali dei supermercati entro tre anni.
I porta lattina eco-sostenibili
Ancora negli Stati Uniti, ma questa volta in Florida: è a Delray Beach che la Saltwater Brewery, microbirrificio artigianale, sta lavorando con la start-up E6Pr per realizzare un prodotto ecosostenibile che possa tenere insieme le lattine di birra. Il risultato? Una confezione i cui anelli sono biodegradabili, ma anche commestibili per gli animali marini.
I bicchieri di alghe marine
Anche le alghe marine possono diventare la materia prima per un prodotto biodegradabile. Lo ha capito l’indonesiana Evoware, un’impresa socialmente responsabile che produce oggetti ecologici per diminuire la quantità di rifiuti di plastica. E proprio dalle alghe è stata ricavata la base per il confezionamento degli alimenti: come i bicchieri Ellojello, interamente commestibili (oltre che disponibili in diversi gusti) e utilizzati anche per contenere il gelato. La vera novità è che il materiale si scioglie a contatto con l’acqua calda: motivo per cui l’azienda ha realizzato anche delle bustine di zucchero da immergere direttamente in tè e tisane.
La sfera che dice addio alle bottigliette
L’obiettivo della londinese Skipping Rocks Lab, start-up di packaging sostenibile, era sperimentare l’uso di materiali naturali estratti da piante. Come la sfera Ooho, che nella mente degli ideatori Pierre-Yves Paslier e Rodrigo García González potrebbe sostituire le bottiglie in Pet. Composta al 100% da piante e alghe, dalla consistenza di un gel, la sfera è commestibile e biodegradabile in 4-6 settimane, proprio come un frutto. L’idea permette un risparmio di CO₂ (circa 5 volte in meno di una bottiglietta). Al momento Ooho è in gran parte venduto agli eventi, ma il progetto di una produzione completamente automatizzata è (quasi) pronto all’uso.
L’avocado che resta fresco più a lungo
Ancora gli Stati Uniti, ancora la California: è qui che la Apeel Sciences ha brevettato Edipeel, un film invisibile da utilizzare per confezionare frutta e verdura. In un Paese in cui il 40% degli alimenti freschi si deteriora prima di essere mangiato, il plus della nuova pellicola diventa di fondamentale importanza, poiché permette di allungare di cinque volte la vita di frutta e verdura sullo scaffale (grazie ad un vero e proprio microclima). Considerando che Edipeel è commestibile, l’idea sembra già (più) che vincente.