Gli ingegneri dell’Università di Washington hanno sviluppato un sistema che consente a un robot di piccole dimensioni di volare senza essere collegato a fili dato che ottiene l’alimentazione grazie a un laser direzionato su un pannello fotovoltaico
Il fascino dell’uomo per tutto ciò che è in grado di volare è rimasto immutato nel corso del tempo. La tecnologia ci ha permesso di farlo in prima persona e ci ha consentito di realizzare strumenti in grado di offrirci una prospettiva dall’alto sempre utile per guardare al mondo che ci circonda. I droni sono spesso i nostri occhi sulla realtà, ma la sfida per chi li progetta e li produce è quella di renderli sempre più piccoli, magari come una mosca. RoboFly è il primo mezzo che prova a realizzare questo sogno.
© Mark Stone/ University of Washington
Un laser che si trasforma in elettricità
Il problema di fondo per robot volanti così piccoli è l’alimentazione. Robofly supera, però, il problema delle ingombranti e pesanti batterie con l’uso del laser. L’idea viene dall’università di Washington i cui ingegneri hanno studiato un modo per consentire il volo di un robot della dimensione di un insetto. Il team del professor Sawyer Fuller aveva già realizzato il RoboBee che, però, aveva bisogno di fili per essere alimentato. La svolta è arrivata quando gli ingegneri hanno pensato a dotare il RoboFly di un minuscolo pannello fotovoltaico sul quale indirizzare il laser. Quella luce si trasforma poi in energia in grado di far muovere il robot.
L’insetto vola senza fili
Detto così il meccanismo sembra semplice. Ma i ricercatori hanno dovuto pensare anche a un modo per trasferire e moltiplicare quell’energia alle ali del robot per far rallentare o accelerare all’occorrenza il movimento del RoboFly e magari anche cambiare la sua direzione. «Il microcontroller si comporta come il cervello di un vero insetto che dice ai muscoli delle ali quando intensificare la loro attività», ha spiegato Vikram Iyer, un dottorando che è stato tra gli autori della ricerca. Questo aspetto, comunque, è ancora in fase di sperimentazione dato che il piccolo insetto robotico al momento può solo decollare e atterrare. Presto, però, sarà in grado di controllarsi in maniera autonoma. Il progetto sarà presentato il 23 maggio all’International Conference on Robotics and Automation a Brisbane, in Australia.