Il nuovo titolo di Capcom: 40 personaggi, combattimento rinnovato e tante occasioni per azzuffarsi
Un picchiaduro è proprio quello che ci serve in giorni di stress e quarantena forzata come questi. Street Fighter V è l’ultimo titolo di una saga che ha fatto la storia sia su console sia su PC. Testato nella versione su PS4, il quinto episodio del videogioco è una raccolta di tutti i DLC pubblicati finora per la gioia degli appassionati. Le modalità di combattimento sono state migliorate, innalzando soprattutto la qualità dell’arcade. Tutti i personaggi delle scorse puntate sono stati confermati con nuovi arrivi per celebrare il nuovo prodotto di Capcom, che lanciò il primo Street Fighter nel lontano 1987.
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Street Fighter V: un nuovo combat system
La casa nipponica ha rilasciato un titolo che dà due fondamentali possibilità al giocatore: nella schermata iniziale si sceglie (a sinistra) la modalità Arcade, le Sfide, e l’Allenamento e molto altro, mentre le altre opzioni (a destra) proiettano nel mondo multiplayer: qui, ad aspettarvi, troverete il Capcom Fighters Network, le lounge, i match amichevoli e non. Chi giocherà a Street Fighter V avrà tra le mani uno dei miti del picchiaduro, genere che negli ultimi anni ha ceduto il passo di fronte a produzioni tripla A e storie che oggi ispirano film.
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Il combat system di Street Fighter V è stato migliorato, venendo incontro ai giocatori a cui era richiesto un tempismo record per attivare le combo. Ora Capcom ha reso tutto più semplice ma, attenzione, questo non vuol dire che gli scontri saranno facili come bere un bicchier d’acqua. Una delle novità è il V System: ogni combattente ha un proprio potere che si attiva nel momento del bisogno per far più danno possibile. C’è poi crash counter, contromossa che renderà il match ancora più spettacolare.
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Combattimento e (poca) storia
Se ancora non si fosse capito l’obiettivo di Street Fighter V è quello di impressionare con le offensive dei suoi 40 personaggi, volti noti e meno noti dei capitoli precedenti della serie più qualche aggiunta. Tecnica e abilità restano fondamentali per procedere nella storia e portare a casa il risultato: così non sempre servirà attaccare e basta, ma dosare la foga con un sano temporeggiamento per mantenere le distanze e studiare al meglio le debolezze dell’avversario.
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Da un picchiaduro ci si aspetta combattimento, e quello è garantito. Le storie che però sono legate ai singoli personaggi lasciano un pò a desiderare: nessun contenuto video, ma soltanto disegni con dialoghi a fumetto e trame neanche troppo originali. Lo Story Mode resta comunque breve, con pochi combattimenti e un epilogo che si scoprirà in un paio d’ore massimo.