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La startup è stata vincitrice di BHeroes nel 2018. Il CEO Padovan: «La nostra esperienza racconta un bel messaggio per l’open innovation in Italia»
In pochi anni una startup è riuscita a raccogliere l’interesse di una grande azienda come Telepass, arrivando fino al closing di una acquisizione al 70% da parte della società del gruppo Atlantia. Parliamo di Wash Out, fondata nel 2016 da Andrea Galassi, Christian Padovan e Alessandro Morlin con l’obiettivo di innovare il settore del lavaggio di auto e moto, puntando su una vera e propria rete di washer e sviluppando una app proprietaria per il lavaggio a domicilio. Tra i momenti più importanti per questa startup c’è stata senz’altro la vittoria della prima edizione del programma televisivo di mentorship BHeroes, nel 2018, percorso grazie al quale è riuscita a raccogliere l’interesse e un iniezione di capitale da parte anche di Telepass.
Wash Out: il percorso di BHeroes
«Il percorso d’accelerazione di BHeroes ha avuto un ruolo rilevante – ha detto a StartupItalia Christian Padovan, che continuerà a ricoprire il ruolo di CEO – Grazie alla presenza di mentor di alto livello, imprenditori e manager di successo abbiamo migliorato alcuni aspetti della fase iniziale di Wash Out, utili per avere delle basi solide per una crescita veloce, ma sana. Abbiamo inoltre costruito un network di contatti fondamentale per essere supportati e per creare ulteriori opportunità di business, proprio come quella nata con Telepass».
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L’acquisizione del 70% di Wash Out da parte di Telepass rientra in quella strategia “Safe & Clean” che anche su StartupItalia vi abbiamo raccontato, come obiettivo che unisce sostenibilità ambientale e sicurezza. Anche alle luce dei molti cambiamenti di abitudini dopo lo scoppio la pandemia, l’azienda vuole continuare a offrire ai propri clienti una piattaforma sempre di servizi digitali sempre più completa. In un’ottica di operatore della mobilità a 360 gradi, Telepass opera infatti per garantire la massima sicurezza in termini di riduzione delle occasioni di contatto – grazie alla sua natura cashless – e di incremento del livello di igiene dei mezzi grazie ai servizi di Wash Out.
La crescita della startup
«La nostra esperienza con Telepass – ha aggiunto Padovan – trasmette un bel messaggio, non solo alle startup di questa edizione di BHeroes, ma a tutto il panorama dell’innovazione italiana. Un mercato che fino a qualche tempo fa avrei definito ‘timido’ sta maturando mostrandoci come l’open innovation possa essere fatta anche in Italia e sia un bel modo d’innovare, velocemente, le corporate che sempre più spesso credono nelle startup nostrane». I numeri di Wash Out raccontano infatti di una azienda attiva in cinque città italiane (Milano, Torino, Firenze, Roma e Bologna), un organico di 19 professionisti e un network di oltre 100 washer, che nel 2019 hanno effettuato oltre 60mila lavaggi. Durante il lockdown l’attività non si è fermata, grazie all’intuizione di una nuova linea di business: Wash Out ha introdotto un servizio di igienizzazione dei veicoli per privati e flotte aziendali.
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Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato Telepass
A commentare l’acquisizione da parte di Telepass è stato anche l’amministratore delegato della società, Gabriele Benedetto: «Oggi più che mai siamo infatti impegnati nel rendere sempre più semplice e sicura l’esperienza di mobilità dei nostri clienti iniziando a costruire nuove esperienze integrate, capaci di offrire il servizio di cui hai bisogno nel momento in cui hai bisogno. Da oggi – ha spiegato l’ad – tutti i nostri clienti che utilizzano il pagamento delle strisce blu, possono con un tap richiedere l’auto pulita a fine sosta». L’edizione 2020 di BHeroes si è conclusa con la premiazione della startup ACBC, di cui Telepass è stata mentor e vertical sponsor.