Le principali potenze mondiali hanno firmato un trattato internazionale giuridicamente vincolante per garantire che i sistemi di Intelligenza artificiale siano allineati con i valori democratici. L’accordo, senza precedenti, è stato siglato a Vilnius, in Lituania, e si concentra su tre aree principali: la protezione dei diritti umani (inclusa la privacy e la prevenzione della discriminazione), la salvaguardia della democrazia e il mantenimento dello stato di diritto.
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Chi ha firmato il trattato?
Tra i firmatari della convenzione ci sono: Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea, ma oltre alle grandi potenze occidentali, figurano anche Andorra, Georgia, Islanda, Norvegia, Moldova, San Marino e Israele.
Chi non ha firmato il trattato?
Grandi assenti molti Paesi importanti dell’Asia e del Medio Oriente, oltre alla Russia. Il Consiglio d’Europa ha, comunque, precisato che qualsiasi Paese potrà aderire in futuro, a condizione che si impegni a rispettarne le disposizioni. Il trattato entrerà in vigore tre mesi dopo che cinque firmatari, di cui almeno tre stati membri del Consiglio d’Europa, lo avranno ratificato.
Le altre iniziative per regolamentare l’AI
L’accordo si aggiunge ad altre recenti iniziative per regolamentare questo segmento, come il vertice sulla sicurezza dell’AI nel Regno Unito, il processo di Hiroshima guidato dal G7 e la risoluzione delle Nazioni Unite. Se, da una parte, questo trattato è oggi fondamentale a livello globale, da un altro, l’assenza di grandi potenze tecnologiche come la Cina solleva una serie di interrogativi sulla sua efficacia.