L’account non verrà eliminato ma rimarranno disponibili solo alcune funzionalità: ecco quali
Se ne era discusso molto all’inizio dell’anno, quando intervenne anche il Garante per la privacy italiano stimolando quello irlandese, competente per Facebook. Parliamo dell’aggiornamento dei termini di servizio di WhatsApp, che condurranno a una maggiore condivisioni di dati e informazioni fra le diverse piattaforme di Menlo Park. In particolare proprio fra la chat più usata del mondo e Facebook. Per il garante la comunicazione era poco chiara. WhatsApp era tornata sul punto con alcune indicazioni in più e facendo slittare la data stabilita per l’aggiornamento delle sue regole: dall’8 febbraio al 15 maggio.
Siamo alla vigilia di quel passaggio, il termine entro il quale gli utenti – oltre due miliardi, ma per quanto ci riguarda il problema è più stringente soprattutto nell’Unione Europea rispetto alle prescrizioni legate al Regolamento generale europeo per i dati personali – dovranno accettare con un tocco le rinnovate condizioni. Mesi fa partì anche una specie di ammutinamento contro la piattaforma, con diverse superstar del mondo tech – a partire dal fondatore di Tesla Elon Musk – che invitarono gli utenti (o i loro follower) e migrare su piattaforme più attente alla riservatezza come Telegram o addirittura Signal.
Che succede se non accetti?
Il problema, al netto delle operazioni “politiche” contro o a favore di Facebook, rimane per centinaia di milioni di utenti europei: che succede se non si accetta l’aggiornamento delle condizioni d’uso? A quanto pare, almeno leggendo le risposte fornite dall’app sul sito ufficiale, la piattaforma non sarà bloccata ma poco ci mancherà, visto che i messaggi saranno sospesi. Si potrà cioè continuare a usarla salvo dover rinunciare a una gran numero di funzionalità. “Se non accetterai i termini entro questa data, WhatsApp non eliminerà il tuo account – si legge in una nota – tuttavia, non avrai a disposizione tutte le funzionalità dell’applicazione finché non accetti. Per un breve periodo di tempo, potrai ancora ricevere chiamate e notifiche, ma non potrai leggere o inviare messaggi dall’applicazione”.
Insomma, sì alle chiamate via VoIP e alle notifiche, no all’invio e alla lettura dei messaggi, qualunque sia il loro contenuto (testo, multimedia, audio). Ne esce la sostanziale inutilizzabilità dell’app, anche se l’account non verrà toccato né eliminato automaticamente (occhio a non cadere in qualche truffa a tema).
Come rispondere all’aggiornamento
Le strade di fronte agli utenti sono due: anzitutto accettare gli aggiornamenti anche dopo il 15 maggio e riprendere a sfruttare l’app in ogni sua funzionalità. Oppure eliminare l’account e migrare altrove per non doverle accettare: “Prima del 15 maggio, puoi esportare la cronologia chat su Android o iPhone e scaricare il rapporto del tuo account – spiega ancora WhatsApp – se desideri eliminare il tuo account su Android, iPhone o KaiOS, ti invitiamo a pensarci bene perché questa azione non è reversibile, in quanto comporta l’eliminazione della cronologia dei messaggi, l’eliminazione dei tuoi backup di WhatsApp e la tua rimozione da tutti i tuoi gruppi WhatsApp”. Se, infine, si ha bisogno di assistenza in quest’ultima operazione, WhatsApp ha anche messo a disposizione una pagina di supporto.
A cosa serve l’aggiornamento
Bisogna ricordare che l’aggiornamento dei termini d’uso riguarda fondamentalmente la comunicazione degli utenti con le aziende, piccole o grandi, che usano la chat. Per fare in modo che questa comunicazione funzioni in modo più efficiente queste aziende “potrebbero utilizzare Facebook come fornitore di servizi tecnologici per la gestione di alcune risposte per loro conto. Contrassegniamo chiaramente le chat con un’etichetta, in modo che tu possa sempre sapere quando questo avviene”.