Sono sul podio delle società più capitalizzate al mondo: Microsoft (3,01 trilioni di dollari) e Nvidia (2,6 trilioni di dollari). Contro di loro si è mossa una startup con sede in Texas: Xockets, questo il nome, sostiene che le due società tecnologiche americane abbiano violato brevetti e messo in atto pratiche anticoncorrenziali. Per questo ha deciso di fare causa, ottenendo in ragione di questo scenario da Davide contro Golia un’attenzione a livello internazionale. Ma vediamo perché Xockets ha fatto causa a Microsoft e Nvidia e cosa c’entrano i chip di intelligenza artificiale.
Il caso Xockets dall’inizio: quali accuse a Nvidia e Microsoft?
La startup sostiene che diverse unità di elaborazione dati (DPU) di Nvidia – nello specifico BlueField, ConnectX, e NVLink Switch – sarebbero in realtà basate su tecnologie protette da segreto industriale. La startup texana ha dichiarato di non aver ricevuto compensi adeguati. Cosa c’entra però Microsoft in tutto questo? Essendo uno dei principali clienti Nvidia e utilizzandone le tecnologie è stata tirata in ballo.
Come si legge su The Verge, la società innovativa sostiene di aver sviluppato una tecnologia per le DPU che contribuisce a rendere più efficiente l’infrastruttura cloud accelerando i carichi di lavoro ad alta intensità di dati. In questa storia, però, c’è un’altra società ancora: Nvidia non avrebbe fatto tutto da sola, tanto che nella ricostruzione della startup viene citata anche Mellanox, azienda acquisita dalla multinazionale di Jen-Hsun Huang nel 2020. Sarebbe stata proprio Mellanox ad aver violato per prima il brevetto circa dieci anni fa. Nvidia avrebbe semplicemente ereditato il guaio.
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Nelle accuse c’è ancora dell’altro: Nvidia e Microsoft non avrebbero soltanto violato i brevetti. La startup sostiene che le due aziende, insieme alla società RPX, abbiano formato un cartello illegale per abbassare il valore della tecnologia di Xockets e ridurre i costi di licenza. Questo avrebbe permesso a Nvidia di monopolizzare il settore dei server AI basati su GPU, e a Microsoft di dominare le piattaforme AI.
Cosa fa Xockets, la startup che ha sfidato Microsoft e Nvidia
Si tratta di una startup tecnologica fondata nel 2012 da Parin Dalal (in foto d’apertura), al momento Principal Engineer di machine learnig e AI in Google, specializzata nello sviluppo di unità di elaborazione dati. Le DPU sono dispositivi progettati per accelerare il flusso di dati tra server, soprattutto in ambiti di rete, storage e sicurezza, ottimizzando i processi in infrastrutture complesse come quelle per l’intelligenza artificiale e i centri di elaborazione dati.
Il focus di Xockets è la creazione di soluzioni hardware avanzate per gestire carichi di lavoro importanti, particolarmente rilevanti in ambito AI. Come si legge su The Register, la società texana potrebbe non aver in mente di colpire soltanto i due colossi a stelle e strisce. Questo perché altre società come Intel e Amazon sviluppano DPU simile a quelle del gigante USA dei semiconduttori.