Auto e videogame sono le più grandi passioni di questa Unstoppable amante della tecnologia. «Sono appassionata di videogiochi da sempre ma l’idea che fosse una cosa “da maschi” mi buttava giù. Poi è arrivato il momento di mettermi in gioco, non col pad. E così è nata la mia azienda»
Influencer, conduttrice TV, imprenditrice digitale. Da quando, nel 2011, Fjona Cakalli ha messo in piedi il primo sito italiano di gamer declinato al femminile, la passione per il Tech non l’ha mai abbandonata. Oggi è l’unica donna ad essere menzionata in tutte e tre le TOP 10 dell’Automotive Influencer Report, classificandosi al terzo posto su TikTok, all’ottavo su Youtube e al nono su Instagram. Questa giovane donna 35enne di origini albanesi da quel primo passo nel mondo del web di strada ne ha fatta davvero. Ce la siamo fatta raccontare in una lunga intervista.
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Fjona, quando nasce la tua passione per i videogiochi?
Sono cresciuta in una famiglia albanese di primi ballerini dell’Opera e ogni volta che mio padre tornava dall’Italia mi portava un videogioco. Ricordo che Super Mario fu il primo di cui mi sono letteralmente “innamorata”. Da piccola, crescendo con i miei genitori, pensavo: “Beh, un giorno sicuramente diventerò anche io una ballerina”. Ma poi in quello sport non mi sono mai sentita realizzata davvero né mi ha mai così tanto attratto. A quattro anni sono arrivata in Italia e la mia vita è cambiata.
“Ogni volta che mio padre tornava dall’Italia mi portava un videogioco”
Quando hai iniziato ad avvicinarti al mondo del gaming online?
Nel 2010 stavo lavorando per un’assicurazione ma non mi sentivo soddisfatta appieno. Il videogame mi ha sempre appassionata ma il fatto che fosse praticamente monopolizzato da giocatori di sesso maschile mi buttava un po’ giù. Poi è scattato qualcosa che mi ha fatto pensare che era giunta l’ora di mettersi alla prova. Così ho iniziato a studiare il progetto che, poi, si è concretizzato in Games Princess, fondato nel 2011. Sono stata fortunata perché sin da subito ci sono state persone che in quel progetto ci hanno creduto davvero. Hanno iniziato a contattarmi i primi uffici stampa e, nel contempo, tante ragazze. Mi scrivevano perché, principalmente, per loro questo mondo rappresentava un modo per sentirsi più sicure. Ricordo quel periodo iniziale con una bellissima sensazione; mi sentivo utile.
“Ricordo quel periodo iniziale con una bellissima sensazione; mi sentivo utile”
Come è nata, poi, Tech Princess?
Dal momento in cui abbiamo capito che questo format stava funzionando bene, abbiamo iniziato a strutturare il sito. Così da Games Princess è nato Tech Princess, nel 2013, concepito come uno spazio online che ha preso vita con con l’intento di avvicinare le persone al mondo della tecnologia spiegata in termini semplici e abbinata ad altri settori come quelli del Travel, dell’Auto, del Lifestyle e dei Videogames. Hanno iniziato a scriverci anche ragazzi che volevano collaborare con noi e la platea è andata ampliandosi sempre di più. Quando abbiamo cominciato eravamo in 4 redattori, oggi siamo un team di 40 persone.
“Quando abbiamo cominciato eravamo in 4 redattori, oggi siamo un team di 40 persone”
Quando sei arrivata sui social?
In contemporanea alla nascita di Tech Princess ho iniziato a interessarmi anche di social, che ho sempre considerato un canale ancora più diretto per arrivare alle persone. Era il 2014 quando ho aperto il canale YouTube “Driving Fjona“, in cui si parla di auto in modo leggero e divertente. Il settore automotive mi ha sempre affascinata, così ho pensato: “Perché non mettere due telecamere sulla mia macchina che registrano mentre vado a lavoro?”. Da quel gioco è nata un’azienda; sono arrivati i primi contatti con le imprese per parlare di automotive ed è nata, nel 2019, Techdream, un’agenzia creativa che si occupa di marketing e comunicazione di cui sono cofondatrice. Oggi, oltre a offrire consulenze, facciamo video in alta qualità.
“Da quel gioco è nata un’azienda”
Per te che cosa è “Il Tech”?
Raccontare la tecnologia spiegando le indicazioni geopolitiche, sociali, green, al fianco di professionisti esperti è qualcosa che mi riempie di soddisfazione. Il racconto mi ha sempre affascinata e credo che sia il modo più veloce, se ben studiato e compreso, per lanciare un messaggio, uno stimolo, un pensiero. Io prediligo sempre un linguaggio semplice, asciutto, ben comprensibile. Credo che questa sia la chiave giusta che mi ha sempre spinta a fare sempre meglio.
Che effetto ti ha fatto essere nominata in tutte e tre le categorie dell’Automotive Influencer Report?
Ne sono onorata ed è stato davvero un grande piacere. Sapere che c’è qualcuno che riconosce il tuo lavoro e la dedizione che metti in quello che ti appassiona è davvero qualcosa di impagabile.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Oggi oltre a Tech Princess sono un’influencer, moderatrice e presentatrice di eventi online e offline. Oltre a collaborare anche con TV e radio – due mondi che mi affascinano tantissimo – ho prodotto il podcast “Fjona Cakalli Talks”. In un futuro mi piacerebbe stare dietro la camera, proprio per raccontare le storie che vivo sulla mia pelle.
Sei una che fa progetti?
No, non sono quel tipo di persona che fa progetti a lungo termine; preferisco definirli passo passo ma non mi spaventa sbagliare, anzi: “sbagliando si impara“. Resto, comunque, fermamente convinta che lo studio sia alla base di qualsiasi grande passione. Per quanto mi riguarda, è la curiosità che mi ha sempre spinta ad approfondire determinate tematiche.
Insomma, nemmeno giocare è un gioco…
Gamers non ci si improvvisa, anche se il settore del gaming spesso viene sottovalutato, ma se lo si vuole approcciare con serietà si deve perdere tempo: studiare, parlare con le persone, confrontarsi, verificare sempre le fonti. La ricerca e lo studio sono alla base di tutto.