Una community di oltre 17mila persone che si batte contro gli stereotipi di genere e sforna talenti nella divulgazione delle materie STEM sui social. Questo è il progetto Generazione STEM, una rete che avvicina le donne allo studio delle materie STEM, puntando sulla forza dei contenuti e di divulgatrici, come Virginia Benzi, che possono contare oggi su centinaia di migliaia di fan, parlando di materie, come chimica, fisica, matematica, biologia e tanto altro.
Cos’è Generazione STEM
Insieme ad Alessandra Cravetto, a coordinare questo gruppo c’è Chiara Pacchioli, esperta di social media e, in particolare, esperta nella costruzione di community sui social media: «Siamo partite l’11 febbraio 2023, in occasione della giornata internazionale delle donne e delle ragazze nelle scienze, con una chiamata all’azione dedicata a tutte le giovani appassionate di divulgazione social di materie STEM. All’inizio hanno risposto in quattro, oggi abbiamo oltre 80 creator nella nostra rete che si occupano di creare contenuti e che vengono pagate da aziende per farlo», spiega Chiara a Startupitalia.
Creare un circolo virtuoso
La visione che accompagna Generazione STEM è di una community che punta sul potere di attrazione dei social media, ma che emerge dal mondo digitale per favorire un confronto tra le studentesse, le divulgatrici e donne che occupano posizioni di rilievo nel mondo aziendale e della ricerca.
Per questo organizza attività di orientamento nelle scuole, con le testimonianze di content creator, ricercatrici, proprietarie o manager di aziende, che raccontano la propria esperienza professionale e presentano le opportunità in ambito STEM e ICT. Oltre ad organizzare eventi su temi come il futuro del lavoro e l’empowerment femminile.
«Quando ti confronti comprendi che c’è tanta curiosità delle ragazze verso le materie STEM. La nostra community è composta da giovani tra i 13 e i 35 anni. Sono appassionate che si informano, fanno domande alle nostre creator e speaker, sulle difficoltà dei corsi STEM, fino a chiedere loro dei chiarimenti sugli sbocchi lavorativi. La soddisfazione più grande è che alcune decidono poi di orientarsi verso una materia scientifica», continua Pacchioli.
Cambiare gli stereotipi
A spiegare in parte la poca presenza di donne iscritte alle materie STEM ci sono sicuramente i limiti imposti dalla società, con dei forti condizionamenti esterni.
Secondo i dati più recenti diffusi da AlmaLaurea ed elaborati da Valore D, la partecipazione femminile agli studi universitari è ancora caratterizzata da una sotto-rappresentazione delle donne nelle facoltà di ingegneria e informatica, mentre si osserva una sovra-rappresentazione nelle facoltà di educazione e formazione, nelle discipline linguistiche e psicologiche. In particolare, nel 2022, solo il 17% degli studenti nel settore dell’informatica e delle tecnologie ICT era di genere femminile.
Sui libri di scuola di materie STEM si parla pochissimo di donne. Anche le maggiori scoperte scientifiche nascondono il contributo delle donne, esaltando solo il ruolo degli uomini. C’è stato un processo di invisibilizzazione che è sotto gli occhi di tutti.
Tuttavia, ci sono anche degli auto condizionamenti, che sono da sconfiggere: «Molte ragazze tendono a sottostimarsi. Capita che se che se prendono dei brutti voti in matematica, pensano in automatico di non essere portate per materie STEM. Smettono troppo presto di sognarsi scienziate o ingegnere informatiche. Servono allora più punti di riferimento, nuovi modelli per trasformare gli stereotipi», sottolinea Chiara.
Per questo motivo Generazione STEM punta anche a ridare luce alle tante scienziate che sono state cancellate dalla storia e ad offrire consigli molto pratici alle ragazze indecise, vittime di condizionamenti propri o esterni:
«Il messaggio più forte che Generazione STEM vuole trasmettere è che nessuno misura il valore di una persona se non lei stessa. Se c’è determinazione e passione chiunque può superare i limiti della società impone. Il successo di molte delle nostre divulgatrici, che non hanno sempre un background scientifico alle spalle, sta lì a dimostrarlo», conclude.
Chiara sarà protagonista con Virginia Benzi e Marilù Casini, ricercatrice e divulgatrice social, del talk Connect&Inspire all’interno dell’evento For Women in Science che si terrà a Milano, il 17 giugno, per esaltare il talento femminile nel mondo della scienza e della ricerca.
L’evento sarà trasmesso in presenza e in streaming sui canali di StartupItalia. Prenota subito il tuo posto!