È stato un anno di crepe e fioriture, il 2024, di stagnazioni profonde e accelerazioni improvvise, di progressi e di nostalgie, un anno dove eventi che ieri avremmo chiamato epocali sono accaduti nel giro di un pugno di mesi. Un anno di solitudini diffuse e diffusi slanci di solidarietà. Tutto lascia sul campo temi urgenti, che chiamano a nuove responsabilità. Valore Responsabile ha raccontato le storie di chi questa nuova responsabilità la mette, ogni volta a modo suo, in campo. Qui una selezione.
A tu per tu con Stefania Auci, l’autrice della saga best seller dei Florio
È stata una platea fitta fitta e attentissima quella che ha seguito durante BookCity Milano il talk dell’autrice di I leoni di Sicilia, un fenomeno editoriale unico: più di 100 settimane in classifica, più di 1.600.000 copie vendute insieme al sequel L’inverno dei leoni, in corso di traduzione in 40 Paesi. Nell’incontro-intervista, a cura di StartupItalia e Casa editrice Nord e in collaborazione con Mediobanca, Stefania Auci ha toccato le corde potenti della saga: l’ascesa di uomini di eccezionale visione e ambizione, il valore del lavoro e dell’abnegazione, il carisma di donne che hanno cercato la loro personale via all’autodeterminazione, i tumulti storici che hanno costruito l’Unità d’Italia. L’autrice ha raccontato anche la genesi alchemica dei suoi personaggi, la sua ricerca dello stile di scrittura, e il suo lavoro di insegnante di sostegno in un istituto tecnico. Peraltro, Stefania Auci e la saga dei Florio sono state le protagoniste della prima puntata di Book Club, la rubrica che ogni mese suggerirà un romanzo, un saggio o una raccolta di racconti scritti da donne di altissimo profilo.
La violenza di genere protagonista sul palcoscenico
Una pièce che punge, quella messa in scena al Teatro Filodrammatici di Milano, ispirata a un femminicidio realmente accaduto: lei e lui si incontrano, si innamorano, ma piano piano gelosia e ossessione di controllo trasformano lui in carnefice. Credi davvero che sia sincero, tratto dal romanzo di Roberto Ottonelli, ha commosso e disturbato perché interpreta un’emergenza globale, quella della violenza di genere, che deve interrogare ormai tutte e tutti. Nella serata a teatro, che ha fatto parte del ciclo di incontri toDEI promossi dal Gruppo Mediobanca, è seguito un talk in cui la violenza di genere è stata indagata anche nei suoi aspetti psicologici e giuridici.
Questo è il potere della bellezza
Si può pensare di riportare al centro della vita giovani e adulti che sono finiti ai margini o che si sono persi, facendo loro ritrovare il senso della bellezza? Il cortometraggio Pezzi Unici, per la regia di Paolo Ceretto, è la risposta. Racconta la vita all’Accademia del legno, l’impresa sociale artigianale nata a Como dalla collaborazione tra il Gruppo Mediobanca e la Contrada degli Artigiani di Cometa: un luogo dove la bellezza unisce, rinforza, fa rinascere, perché come si restituisce bellezza a un mobile fuori uso, così qui si cerca bellezza attraversando le storie degli altri e si costruire bellezza stando insieme. I risultati sono eccellenti: dal 2018, anno di nascita dell’accademia, 330 studenti sono stati formati, 35 tirocini avviati, 6 giovani assunti a tempo indeterminato, mentre 10 nuove risorse tra maestri artigiani, collaboratori e tutor assunti sono entrati stabilmente nel progetto.
Le Valorose: Mary Quant, Junko Tabei e le altre
Ci sono donne la cui storia è servita a cambiare la vita di qualche miliardo di altre donne. Seguite la rubrica Le Valorose se volete immergervi nelle loro avventure davvero straordinarie. Come quella già raccontata di Annie Londonderry, che a fine Ottocento fece il giro del mondo in bicicletta in 15 mesi e senza spendere un dollaro, per rovesciare la scommessa di alcuni maschi convintissimi che una donna non ci sarebbe mai riuscita. O quella di Junko Tabei, che il 16 maggio 1975 conquistò la cima più alta del pianeta, l’Everest, prima donna al mondo a riuscire nell’impresa, dopo aver fondato un club di alpinismo per sole donne, osteggiato in un Paese fortemente tradizionalista. Oppure leggete di Mary Quant che, inventando il capo bomba delle Sixties Girls – la minigonna -, liberò il corpo femminile e scrisse il manifesto planetario di una donna tutta nuova, anticonformista, desiderosa di autodeterminarsi. Il 2025 promette una galleria di Valorose molto avvincenti.
Words: le parole fanno, sì, la differenza
Si chiama Words ed è un ampio progetto editoriale che in questo 2024 ha dato risposte pratiche e nuove a chiunque avesse dubbi sul linguaggio inclusivo o, come sempre più spesso si dice, ampio. Guidato dall’esperta in linguaggi inclusivi e accessibili Alexa Pantanella, ha preso spunto da autorevoli ricerche accademiche e si è nutrito delle competenze di docenti e persone specialiste in linguistica, scienze psicologiche sociali e formazione.
Ma Words è anche un podcast, il primo di Mediobanca, peraltro presentato a Chora Vol 1, il festival di Chora dedicato all’ascolto, alla voce e alle storie: il podcast è centrato sulle scelte linguistiche che, più meno consapevolmente, facciamo ogni giorno e soprattutto sul potere di convertirle in agenti di trasformazione positiva.
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Occhi puntati sulla parità di genere…
Tanto abbiamo scritto sulla parità di genere. Lo abbiamo fatto perché moltissimo ancora si deve scrivere, leggere, dire e fare per averne di più: diversi indicatori rivelano, infatti, che occorreranno ancora 135 anni affinché la parità di genere venga raggiunta sulla Terra. Abbiamo, per esempio, scritto di come le reti per l’empowerment mettano il turbo ai cambiamenti , di medicina di genere e di quante vite si salverebbero se la medicina diventasse femminista, di come il linguaggio e alcune parole ispirate dalle donne – vedi vulnerabilità, partecipazione, felicità – possono cambiare in meglio i luoghi di lavoro, delle militanti per il clima over 64 che combattono a fianco delle più giovani , di come gli uomini stiano oggi mettendo la sguardo sulle tematiche di genere e del perché il femminismo serva anche a loro. E poi, del perché donne e uomini devono essere alleati, alla ricerca del bene comune.
…e sull’inclusione a spettro totale
Ricordate Utopia, il cui primo progetto è la Trattoria sociale, che unisce inclusione e ristorazione? E il Bar senza Nome, dove i drink si ordinano usando la lingua dei segni. Spesso è lo sport che si incarica di ripensare l’idea di inclusione e accessibilità. Lo fa ogni anno con il Giro d’Italia Handbike, specchio di una precisa filosofia di vita, oppure con Progetto Galattici, che grida a voce alta che dal calcio nessuno è escluso o, ancora, con Hansa 303, la prima scuola di vela veramente inclusiva.
Le parole che cambiano
Se a partire dalla prima stagione Dentro le parole ha allenato, attraverso conversazioni live, a comprendere sempre meglio che le parole non sono mai neutrali ma, anzi, spingono le cose in un senso o nel suo opposto disegnando interi mondi, oggi, giunto alla quarta stagione, ha preso una strada ancora più concreta. Il linguista Alessandro Lucchini costruisce di mese in mese video in pillole e articoli che rispondono a domande molto dirette. Per esempio: “Si può dire Signorina?” o “Se bingiamo, cringiamo e crushiamo siamo giovani?”.
StartupItalia Open Summit: the winner is…
Sono al momento in corso i lavori per selezionare la startup che nel 2024 ha meglio interpretato i valori di inclusione e rispetto delle diversità incarnati da Valore Responsabile e che, il prossimo 17 dicembre, sarà premiata durante lo Startupitalia Open Summit, il primo e più riconosciuto evento italiano dedicato all’innovazione. Appuntamento, dunque, a SIOS 2024, a Palazzo Mezzanotte, il palazzo delle Borse di Milano, per l’assegnazione del Mediobanca Special Award Valore Responsabile.
Le voci si moltiplicano su Instagram
Il 2024 ha visto anche il debutto del nuovo canale Instagram, che sta approfondendo con un approccio ancora più diretto e contemporaneo le materie di Valore Responsabile: interviste, video, reel, grafiche e contenuti rapidi declinano oggi i grandi temi dell’inclusione, dell’equità, della convivenza tra le tante diversità.
Infine, è nata la newsletter di Valore Responsabile
Ogni terzo lunedì del mese, una playlist di letture aggiorna chi si iscrive sui post e gli articoli pubblicati su Instagram e sul canale Valore Responsabile. L’obiettivo? Tenere il punto sulle buone pratiche, i personaggi, i libri, le voci, i fatti che anche nel 2025 racconteranno un mondo di valori, di nuove responsabilità e di chi le mette quotidianamente in campo.
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