Il protagonista sa di essere in un videogioco. Come un Deadpool irriverente l’avatar di Morkull Ragast’s Rage è una creatura che nel corso di questo platform metroidvania non si priva del dialogo con il gamer. Una trovata senz’altro intrigante, congeniale all’atmosfera del videogioco targato Disaster Games, software house con sede in Spagna a Saragoza. Il nostro test è avvenuto sulla next gen di Xbox.
Morkull Ragast’s Rage, la recensione
L’opera indie della software house iberica ci immerge in un mondo gotico e infernale, popolato da teschi e creature mostruose. Sull’accompagnamento di una colonna sonora rock, il protagonista è un essere molto abile nel combattimento, così come nell’agilità aerea. Può scattare e saltellare da una parete all’altra, facendo ben attenzione agli spuntoni.

Con schermate in 2D il combattimento non è poi tanto vario e spesso e volentieri si riduce in un continuo scattare a destra e a sinistra degli avversari per evitarne i colpi. Dal punto di vista del gameplay, Morkull Ragast’s Rage non innova in nulla. D’altra parte il lavoro artistico ha seguito una direzione discreta, con ambientazioni e fondali ben disegnati.
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Morkull Ragast’s Rage non è un titolo lungo. I gamer più abili in questo genere potrebbero completare l’avventura in mezza giornata. Nel complesso è un prodotto a nostro avviso che raggiunge la sufficienza, non fosse altro perché comunque il combat system e il grado di sfida generale rimangono appaganti, soprattutto con i boss.

Come suggerimento ci sentiamo di indicare Morkull Ragast’s Rage soprattutto a chi dispone si una Nintendo Switch. I bug non mancano purtroppo, e i combattimenti non ci sono sembrati così fluidi come ci si aspetterebbe. Ma il risultato finale ci spinge comunque ad auspicare tanti passi avanti nella prossima avventura videoludica della startup spagnola.