Intelligenze artificiali che prendono il sopravvento e fanno fuori chiunque cerchi di spegnerle. Incipit simili li abbiamo visti più e più volte, al punto che ormai questi scenari muskiani non ci sembrano nemmeno più tanto originali. ArcRunner, che abbiamo provato su Steam, è uno sparatutto in terza persona che parte da questa rapida premessa, per gettare presto il gamer in uno scenario futuristico, molto cyberpunk, nel quale quel che conta è arrivare alla fine del corridoio senza mai morire.
La recensione di ArcRunner
Sviluppato da Trickjump Games, ArcRunner è un titolo appartenente al genere roguelite. Nulla di così ostico da proporre anche ai gamer meno abituati alle sfide. Disponibile in italiano, il videogioco parte anzitutto con la scelta del nostro alter ego, un personaggio con tutte le qualifiche a posto per combattere in battaglia. Chi sceglierete? A disposizione ci sono il ninja, il soldato o l’hacker.
Ciascuna di queste opzioni rivelerà abilità uniche durante gli scontri. Da amanti del corpo a corpo abbiamo scelto il ninja, che ha a disposizione una spada alquanto pesante per far a fettine anche il nemico più corazzato.
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Se la storia fa da banale riempitivo, come se la cava dunque la ciccia, vale a dire il combat system? Da questo punto di vista, a nostro avviso, non andiamo oltre la sufficienza. Il sistema di mira è carente e aprire il fuoco cibernetico non restituisce quell’adrenalina che ci si aspetterebbe. E che dire di quando si utilizza l’arma bianca? Coreograficamente impeccabile, ma con qualche calo di frame rate di troppo.
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A livello di ambientazione ArcRunner è un titolo invece che acchiappa, con arene e ambienti di gioco gradevoli, che creano la giusta atmosfera da guerra uomini contro macchine. A un prezzo competitivo sugli store, resta un’esperienza indie tutto sommato gradevole. Un buon punto di partenza per capire se l’appetito di roguelite verrà mangiando.