Nintendo non riesce più a stare sul mercato con Switch, una console che in otto anni ha infranto record su record ed è arrivata a quota 150 milioni di unità piazzate in tutto il mondo. Vendendone ancora poco più di 3 milioni soffierà anche il primato al vecchio DS.
Switch non ce la fa più
Questa situazione, però, benché positiva per la Casa di Kyoto, ha un risvolto della medaglia molto negativa sui suoi bilanci: la saturazione del mercato ha infatti inibito nuove possibilità di piazzare la console. In altri termini: chi pensava di acquistare una Switch, negli anni l’ha fatto e non c’è ulteriore margine di crescita per l’azienda nipponica.
Anzi, date le vette raggiunte, c’è solo il rischio di iniziare a precipitare e la caduta – inevitabile e fisiologica – è già stata fotografata con puntualità negli ultimi dati economici pubblicati da Nintendo e resa ancora più evidente da quelli – svelati quest’oggi – relativi al trimestre finale del 2024 che comprende perciò anche il Natale, festività che di solito tira la volata a chi produce console e videogame.
Le vendite hardware sono crollate 30,1% su base annua per un totale di 4,82 milioni di pezzi, dato che conferma la fase di stanca ormai sistemica vissuta da Switch da gennaio a settembre, quando furono piazzate 9,54 milioni di ibride Nintendo, ovvero il 30,6% in meno rispetto all’anno precedente. A soffrire di più è Switch Oled che ha perso il 37,9% rispetto al medesimo arco temporale dell’anno prima, mentre il modello base e la variante Lite hanno tenuto meglio, ottenendo rispettivamente un -19,4 e -20,5%.
Anche i videogiochi faticano
Un dato che sicuramente ha sorpreso è stato l’alto numero di IP di valore che ha accompagnato Switch sul viale del tramonto. Tuttavia i “titoloni” non sono bastati a frenare l’emorragia di gamer: le vendite lato software sono scese di circa un quarto, ovvero del 24,4% considerando lo stesso intervallo di 9 mesi rispetto allo scorso anno, con 123,98 milioni di unità contro le 163,95 dell’anno precedente. All’interno dello stesso periodo di riferimento troviamo 19 titoli che hanno venduto più di 1 milione di unità, di cui 12 sono first party e 7 di sviluppatori terzi.
Si sono distinti The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom con 3,91 milioni di copie piazzate e l’evergreen Mario Kart 8 Deluxe che, coi suoi 5,38 milioni di unità, porta il totale a 67,35 milioni di copie vendute dal lancio.
La situazione di Nintendo in numeri
Tali risultati – eccezionalmente negativi anche rispetto alle previsioni già fosche della Casa di Kyoto – hanno portato l’azienda nipponica a rivedere nuovamente a ribasso le sue stime per l’anno fiscale che si concluderà a marzo, portando le previsioni di vendita hardware da 12,5 a 11 milioni di unità e del software a 150 milioni di copie, dieci in meno rispetto alle 160 attese in precedenza.
Nel complesso Nintendo si aspetta di realizzare circa 7,4 miliardi di euro di fatturato e 1,6 miliardi di utili, in attesa del nuovo hardware: Switch 2. Mostrata al momento in un breve trailer con quello che appare essere a tutti gli effetti Mario Kart 9, il nuovo hardware sarà retrocompatibile coi vecchi titoli (mossa dovuta, data la base installata) e dovrà debuttare “nel 2025”. Nintendo ha promesso ulteriori dettagli durante un evento online previsto per il 2 aprile. Secondo i rumor maggiormente accreditati Switch 2 dovrebbe uscire a giugno a un prezzo che si aggira tra i 400 e i 500 euro, con o senza gioco in bundle.