Per il biennio 2018/2019, la Commissione Europea ha stanziato circa 220 milioni di finanziamenti sotto forma di cascade funding, destinanti a supportare iniziative in molteplici ambiti di ricerca; tra i più importanti argomenti, spiccano quelli legati all’ICT e che comprendono iniziative sullo sviluppo delle future tecnologie chiave di Internet di prossima generazione (NGI), progetti sulla digitalizzazione e trasformazione dell’industria europea, sul sostegno alle piattaforme digitali industriali e fabbriche intelligenti, sulla Robotica e tecnologie big data.
Foto: European External Action Service - EEAS
Segnalando, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alcune iniziative in corso, si menziona il progetto KET4CleanProduction che promuove l’uso di tecnologie manifatturiere avanzate da utilizzare nelle PMI per migliorare i loro processi produttivi verso una maggiore efficienza nella gestione delle risorse e dell’energia durante l’intero ciclo di vita dei prodotti, una riduzione dei costi di produzione e della dipendenza dallo sfruttamento di materie prime, una riduzione di rifiuti ed emissioni inquinanti; altro progetto degno di nota è il RobMoSys, finalizzato a creare una piattaforma industriale digitale UE per la robotica che offra alle industrie metodologie comuni per lo sviluppo di software, favorendo l’interoperabilità e lo scambio di modelli; non da ultimo, si segnala il progetto SmartEEs, programma europeo di accelerazione che punta a far crescere la competitività aziendale attraverso l’integrazione di tecnologie elettroniche flessibili in prodotti digitali, servizi e modelli aziendali.
Destinatari privilegiati di questo genere di finanziamenti possono essere startup hi-tech e PMI con progetti volti allo sviluppo di tecnologie innovative avanzate, ma anche persone fisiche. Nel corso del biennio, i consorzi vincitori di determinati bandi di H2020 dovranno pubblicare delle open call finalizzate ad erogare finanziamenti, generalmente tra i 50.000 e 150.000 euro, ad una serie di beneficiari finali; coloro che risulteranno vincitori firmeranno un contratto con il consorzio e potranno destinare il finanziamento ottenuto in studi e sperimentazioni ad elevato contenuto tecnologico; il tutto senza avere vincoli legali o finanziari diretti con la Commissione Europea, in quanto è il consorzio a rimanere responsabile della gestione dei fondi.
Queste open call sono particolarmente importanti per l’intera filiera dell’innovazione, in quanto consentono di sostenere progetti d’incubazione e azioni pilota attraverso un sistema semplificato rispetto ai tradizionali oneri burocratici tipici delle call di Horizon. Le iniziative possono riguardare studi preliminari su piccola scala, esperimenti di applicazione di tecnologie emergenti a situazioni reali, valutazione di prototipi in ambienti simili alla produzione, progetti di accelerazione rivolti a startup che intendono fornire nuove tecnologie e prodotti ai primi utenti per poi assisterli nell’applicazione nei rispettivi ambienti.
Facilitando i processi di accesso ai finanziamenti europei, la Commissione si pone quindi l’obiettivo di creare un network europeo di PMI, start up ed imprenditori ampio, inclusivo e collaborativo e di aumentare l’attrattività dell’Europa come luogo in cui avviare iniziative imprenditoriali e d’innovazione.