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Foodplant, la spesa a filiera corta si fa anche su Facebook. Col bot

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Attiva su Firenze, la startup si basa su una rete di produttori locali di frutta, verdura e tanto altro. Le consegne arrivano pure in cargo bike

Attiva su Firenze, la startup si basa su una rete di produttori locali di frutta, verdura e tanto altro. Le consegne arrivano pure in cargo bike

Tecnologia
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Alessandro Di Stefano
11 nov 2019

«Eravamo stufi del mondo commodity, dove la guerra è soltanto sui prezzi e non sulla qualità dei prodotti. Così abbiamo creato a Firenze una rete cittadina tra produttori locali e clienti per consegnare frutta, verdura e tanto altro a domicilio. Tutto fresco di giornata». Sebastiano Masini è uno dei Founder di Foodplant, una startup fondata nel 2019 con l’obiettivo di proporre un’alternativa alla grande distribuzione: hanno iniziato con un’app e presto si attiveranno con un sito dove il marketplace offrirà uno scaffale ricco di prodotti a filiera corta. «Per ora siamo attivi su due CAP a Firenze, ma contiamo di espandere e replicare anche in altre città». Insieme alle altre che vi stiamo raccontando, Foodplant è una delle startup che stanno partecipando a Hubble, il programma di venture building di Nana Bianca, Fondazione CR Firenze e Fondazione per la ricerca e innovazione dell’Università di Firenze.

Come funziona Foodplant

I Founder di Foodplant sono partiti con l’app riservata a una cinquantina di beta tester tra Firenze e Mantova con un totale di 7 produttori locali di frutta, verdura, latticini e uova. «Presto trasferiremo l’attività sul nuovo sito con un markeplace rinnovato – ha spiegato Sebastiano Masini a StartupItalia – stiamo lavorando anche con i bot che tramite l’app Messenger di Facebook possono ricevere l’ordine degli utenti registrati». Per i primi mesi di test, l’app ha registrato una spesa media di 25 euro e circa 60 utenti attivi a settimana.

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In furgone e in bici

Dopo l’ordine si passa alla consegna, fase spesso gestita da un soggetto esterno all’azienda quando si tratta di food delivery. «Noi invece la stiamo anche internalizzando e presto compreremo un furgoncino che ci farà riconoscere. Per le zone di Firenze dove è più difficile arrivare su quattro ruote abbiamo stretto un accordo con un’azienda che in città consegna merci usando cargo bike in grado di trasportare fino a 100 kg di prodotti». Dopotutto Foodplant nasce per proporre una spesa sostenibile che rispetti l’ambiente. «Non c’è nessuna fase di stoccaggio – ha precisato Masini – tutti gli ordini che riceviamo li consegnamo sempre al pomeriggio: il mattino ci serve per ritirare il cibo dai produttori».

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Foodplant punterà anche a offrire una finestra di tempo ridotta al mattino per ordinare la spesa e vedersela consegnare il giorno stesso. «Per ora – ha detto il Co-Founder – se una persona ordina prima delle 18 riceve la spesa il giorno successivo. E non è che il cibo lo andiamo a prendere subito, ma lo ritiriamo soltanto il giorno stesso della consegna per garantirne la freschezza».

La crescita in Hubble

«In Hubble abbiamo capito che si iniziava a fare sul serio», ha commentato Sebastiano che tutti i giorni insieme al suo team frequenta e vive gli spazi di Nana Bianca. «Una volta terminata quest’esperienza fondamentale punteremo a coprire tutta l’area di Firenze entro l’estate del 2020: i dati più aggiornati parlano di una cinquantina di produttori locali che potremmo coinvolgere, senza contare i tanti altri dei comuni limitrofi. Ma non ci fermeremo alla Toscana: ci sono altre città di taglia simile che ci piacerebbe coprire con il nostro servizio».

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Tags: #FILIERA-CORTA #FIRENZE #FOODPLANT #HUBBLE #NANA-BIANCA #SPESA
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