Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2020 alle 16:34
La Lombardia passa in zona arancione. Cosa cambia
Fontana: «Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisone del Governo»
Per Liguria, Toscana, Abruzzo, Basilicata e Umbria il passaggio avvenuto a metà novembre alla zona arancione era stato inteso quasi come una punizione. Del resto provenivano dall’area gialla. Per la Lombardia, invece, immersa com’era nel rosso, è un evento da festeggiare. Tanto che è lo stesso presidente della Regione, Attilio Fontana, a gridare ai quattro venti via Twitter, senza nemmeno attendere l’ufficializzazione dell’esecutivo, la novità cromatica: «Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisone del Governo». Insomma, la Lombardia passa in zona arancione.
Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali.
A breve la decisone del Governo.— Attilio Fontana (@FontanaPres) November 27, 2020
La Lombardia passa in zona arancione, insomma, possiamo affermarlo con sicurezza, data la fonte, benché manchi ancora la bollinatura ufficiale del governo centrale. Si conclude così il balletto tra Regione ed esecutivo che ieri sera aveva fatto infuriare Fontana. «Nonostante la mia opposizione, il Governo intende mantenere in vigore fino al 3 dicembre le attuali misure restrittive e, quindi, lasciare la Lombardia in zona rossa», aveva dichiarato giovedì il presidente di Regione Lombardia. «Restare in zona rossa – aveva sibilato– significa non fotografare la realtà dei fatti e non considerare i grandi sacrifici dei lombardi».
«La Lombardia resta in zona rossa o diventa arancione? Purché non diventi una trattativa tra Governo e Regione… Se fanno fede i 21 (!) parametri e l’RT, allora si passi all’arancione. Se invece le strutture politiche che sono chiamate a decidere ritengono che, nel loro legittimo giudizio, sia meglio aspettare, io non mi opporrò di certo. Ma si faccia chiarezza sul come le decisioni vengono prese. Questa situazione da trattative telefoniche non aiuta. Nessuno», ha polemizzato ancora stamani via Facebook il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Con il passaggio della Lombardia nella nuova area cromatica varranno queste regole: