Hanno registrato le migliori performance, sono riuscite a innovare e a fare la differenza puntando su tecnologia e capitale umano. Scopri le 10 startup finaliste in gara come Startup dell’anno, scelte tra le migliori 100 secondo il nostro giornale. Ecco le loro storie
Meno di una settimana allo StartupItalia Open Summit 2022 Winter Edition. È tempo di scoprire le dieci finaliste che si contenderanno il titolo di Startup dell’anno. Il nome del vincitore sarà annunciato nel corso della prima giornata di #SIOS22 Winter Edition, in programma lunedì 12 e martedì 13 dicembre all’Università Bocconi di Milano, per la prima volta della sua storia strutturato su due giornate.
StartupItalia, in collaborazione con Bocconi, organizza il più grande appuntamento sull’ecosistema italiano dell’innovazione e consegna il premio di Startup of the Year. Lo scorso anno ad aggiudicarsi il titolo è stata Scalapay. Per partecipare all’evento, alla sua settima edizione, è necessario prenotare il proprio biglietto gratuito su Eventbrite.
Le dieci finaliste a #SIOS22 Winter Edition
Casavo
Casavo è una compagnia proptech, ossia unisce tecnologie e nuove soluzioni innovative al settore immobiliare. Fondata nel 2017 a Milano da Giorgio Tinacci, CEO della società, il suo modello aziendale è conosciuto come instant buying, in grado cioè di ridurre di molto i tempi di acquisto e vendita di un immobile. Un algoritmo proprietario permette infatti di valutare in tempo reale il valore di una casa.
I venditori possono ricevere offerte di acquisto direttamente da Casavo o trovare il proprio acquirente sul mercato, tramite le agenzie affiliate. Lo scorso luglio ha ricevuto un finanziamento di serie D da 100 milioni di euro, guidato da Exor Nv e a cui hanno partecipato nuovi investitori, come Neva Sgr di Intesa Sanpaolo, Endeavor Catalyst, Hambrbo Perks e Fuse Ventures Partners. In totale, la raccolta di capitale della startup ha toccato i 400 milioni di euro.
Cortilia
Cortilia è una società lombarda, con sede a Cassina de’ Pecchi, nella città metropolitana di Milano. Fondata da Marco Porcaro, attuale CEO, e Antonio Perini, è attiva nel comparto della spesa online a filiera corta, ha sviluppato un e-commerce innovativo che conta oltre 2.500 prodotti, provenienti da più di 300 piccoli e medi produttori selezionati.
L’azienda ha ottenuto la classificazione come società benefit e B-Corp e ha chiuso un aumento di capitale di 20 milioni di euro, guidato da Red Circle Investments, società di investimenti privati di Renzo Rosso. Lo scorso anno, Cortilia aveva chiuso un precedente finanziamento di 34 milioni di euro. Nel 2021 ha fatturato oltre 40 milioni di euro, con un aumento del 21% sul 2020, che a sua volta aveva fatto registrare un +175% sull’anno precedente.
Dovevivo
DoveVivo è una startup attiva nell’ambito immobiliare, nata a Milano nel 2007. Fondata da Valerio Fonseca, attuale CEO, e William Maggio, ha sviluppato una piattaforma per il coliving che gestisce e offre abitazioni per soggiorni di breve e lungo periodo in 40 città di sei Paesi europei. Gestisce oltre 2.500 proprietà, per circa 13mila unità abitative complessive.
Lo scorso gennaio ha ottenuto un finanziamento di 50 milioni di euro, sottoscritto da società controllate dal fondo di investimento Starwood Capital, specializzato nel settore immobiliare. Le nuove risorse, ha spiegato Fonseca, sono destinate all’ampliamento dell’offerta, allo sviluppo della comunità di utenti e allo sviluppo di servizi dedicati a proprietari, investitori e clienti. L’anno precedente aveva chiuso un round di 30 milioni di euro.
Euclidea
Euclidea è una società fintech di Milano fondata nel 2015 da esperti nell’ambito finanziario. Attualmente è guidata da Stefano Rossi, CEO, Giovanni Folgori, CIO, e Luca Valaguzza, CMO. Nel 2016 ha ottenuto l’autorizzazione di Consob a operare come società di gestione patrimoniale mobiliare.
La startup opera con lo status di Sim – società di intermediazione mobiliare – e ha sviluppato un sistema per rendere più semplice il processo di investimento, riducendo i passaggi e i costi per i propri clienti. La piattaforma proprietaria realizzata da Euclidea è in grado di valutare e analizzare oltre 140mila tra fondi e Etf, ossia i fondi scambiati in borsa. È inoltre possibile richiedere al team dell’azienda servizi di consulenza per investimenti già in essere.
Medical Microinstruments
Medical Microinstruments è un’azienda di Pisa, specializzata nell’applicazione di tecnologie basate sulla robotica al settore medico, in particolare per il miglioramento dei risultati clinici dei pazienti sottoposti a interventi di microchirurgia. Attiva dal 2015, è guidata dal CEO, Mark Toland. Nel 2019 ha ottenuto l’approvazione del marchio CE per il proprio sistema chirurgico e l’autorizzazione della Food and drug administration per compiere una ricerca clinica della propria tecnologia.
Ha ottenuto a luglio un round di serie B di 75 milioni di dollari, guidato da Deerfield management e partecipato da RA Capital management e Biostar capital, oltre a investitori già presenti in Medical Microinstruments. La startup ha aperto di recente un centro di ricerca a Pisa, città nella quale continuerà a produrre e sviluppare tutte le attività già esistenti, e ha annunciato il trasferimento della sede legale negli Stati Uniti. I prossimi passi sono l’accelerazione dei piani di commercializzazione negli Stati Uniti e nell’area dell’Asia-Pacifico e un’ulteriore forte spinta alla ricerca clinica.
Satispay
Satispay è stata fondata nel 2013 a Milano da Alberto Dalmasso, Samuele Pinta e Dario Brignone. È una società fintech e uno dei rari casi di unicorno fra le startup italiane. Ha realizzato una soluzione per eliminare gli intermediari bancari e diminuire i costi e le inefficienze per i propri clienti, che possono pagare senza commissioni o altre spese aggiuntive. I suoi servizi permettono inoltre di pagare in negozi convenzionati, effettuare ricariche telefoniche e scambiare denaro.
La compagnia ha raggiunto una valutazione superiore a un miliardo di euro dopo aver ottenuto, a settembre, un finanziamento di serie D di 320 milioni di euro, sottoscritto, fra gli altri, da Tencent, Mediolanum, Lightrock, Block e Addition. Conta più di 200mila esercenti ed è attiva in quattro Paesi europei. “Puntiamo ad attrarre 300 nuovi talenti nei prossimi 18 mesi, per diventare la più grande fintech europea”, ha raccontato Dalmasso, CEO dell’azienda, a StartupItalia.
Scalapay
Scalapay è nata nel 2019 da un’idea Simone Mancini, che ha fondato la società insieme a Johnny Mitrevski. Ha sviluppato un sistema per consentire ai propri clienti di dilazionare nel tempo il pagamento della merce ordinata, evitando burocrazia e complicazioni. L’azienda, con sede legale a Dublino, ha uffici anche in Australia e ha lanciato Check out, una piattaforma proprietaria in grado di ridurre il tempo e le lungaggini per completare l’acquisto online. La startup oggi è attiva in diversi Paesi europei: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Portogallo e Spagna. Conta un team di circa 150 persone e tre mila partner.
A febbraio, Scalapay ha chiuso un round da 497 milioni di dollari, guidato dal gruppo cinese Tencent. Grazie a quest’ultimo finanziamento, l’azienda ha raggiunto una valutazione superiore a un miliardo di dollari, raggiungendo quindi lo status di unicorno. La compagnia ha vinto il premio Startup dell’anno allo StartupItalia Open Summit 2021 Winter Edition.
Sibylla Biotech
Sibylla Biotech è una startup con sede a Verona, nata nel 2017 come spin-off da una collaborazione tra l’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’Università di Trento e l’Università di Perugia. Grazie a una piattaforma tecnologica basata su due metodologie sviluppate e brevettate dall’azienda veneta, chiamate Ppi – Fit (Pharmacological Protein Inactivation by Folding Intermediate Targeting) e Bfa (Bias Functional Approach), riesce a sviluppare molecole per la degradazione di proteine e scoprire farmaci innovativi per una serie di patologie gravi, come alcuni tipi di tumori.
Guidata da Lidia Pieri, ha concluso un round di serie A di 23 milioni di euro a ottobre, guidato da V-Bio Ventures. Al finanziamento hanno partecipato anche Seroba Life Science, 3B Future Health Fund, Claris Ventures, Cdp Venture Capital, VI Partners e Indaco Venture Partners.
Unobravo
Unobravo è una startup e società benefit fondata nel 2019 a Napoli da Danila De Stefano, CEO dell’azienda. Nata con l’obiettivo di offrire a ogni utente lo psicologo o lo psicoterapeuta più adatto a supportarlo, ha sviluppato servizi da remoto e si avvale di un questionario online per individuare il profilo migliore, all’interno della rete di professionisti affiliati. A SIOS20, Unobravo aveva vinto il premio community. A luglio di quest’anno, il servizio di psicologia online guidato da De Stefano ha chiuso un round di 17 milioni di euro, guidato da Insight Partners. Secondo i dati aggiornati a luglio, ha accompagnato finora oltre 40mila pazienti.
Vedrai
Vedrai, fondata nel 2020 dall’attuale CEO, Michele Grazioli, oggi ha quattro sedi, a Milano, Brescia, Pisa e Madrid e conta un team di 120 persone. L’azienda sfrutta soluzioni di intelligenza artificiale nell’ambito della consulenza aziendale, per supportare piccole e medie imprese nei processi decisionali. In particolare, la tecnologia di Vedrai permette di analizzare variabili di mercato in tempo reale e creare strategie e previsioni della propria attività.
La società ha ottenuto ad aprile un finanziamento di oltre 40 milioni di euro, guidato da Azimut, e ora si prepara all’espansione sul mercato internazionale. È invece di agosto la notizia dell’acquisizione del 60% di Indigo.ai, realtà specializzata nell’intelligenza artificiale e nella linguistica computazionale, da parte di Vedrai. Un mese più tardi, è stata annunciata la nascita di Vedrai Data Intelligence, dopo una joint venture siglata con Altea Federation, di cui la società di Grazioli detiene ora la maggioranza della divisione di data intelligence.