Scelte nel corso di Seeds&Chips le prime due startup che parteciperanno al programma Feeding the Accelerator. La competizione continua online, la call è aperta fino al 15 maggio
Diciassette startup. Due minuti a testa. Sette giudici internazionali. Questi i numeri della competizione che si è svolta a Seeds&Chips per scegliere le prime due startup food che accederanno automaticamente alle finali del progetto “Feeding the Accelerator“. Ma la gara per aggiudicarsi un posto all’interno del padiglione Usa dentro Expo 2015 non finisce qui, anzi, è appena cominciata ed è aperta fino al 15 maggio a tutte le startup del settore che vorranno candidarsi.
Le prime startup finaliste
Um.ai e Mint Scraps hanno sbaragliato la concorrenza e si sono aggiudicate l’accesso automatico alle finali del progetto del Padiglione USA. Due progetti che rispecchiano due degli argomenti più dibattuti a Seeds&Chips e, più in generale, in tutto il settore foodtech: la salute e la riduzione degli sprechi alimentari. Um.ai, startup inglese con base a Londra (che conta un italiano nel team), sta sviluppando un’applicazione che permette di creare e monitorale un profilo nutrizionale salutare personalizzato basandosi sull’analisi dei comportamenti dell’utente sfruttando i principi dell’intelligenza artificiale. Mint Scraps, invece, è una piattaforma americana che aiuta i ristoranti a tracciare, monitorare e ridurre i loro scarti. Tra i 17 progetti presentati alla giuria c’erano e-commerce di specialità enogastronomiche, piattaforme di social eating, strumenti intelligenti per la cucina, app, stampanti 3D e tanto altro. A giudicarli un pool di esperti: Mitchell Davis, Dough Hickey, Jan Aman, Daniele Pagani, Danielle Gould, Jacopo Muzina e Marco Gualtieri.
Come funziona la call for startup
L’acceleratore partirà virtualmente in luglio/agosto per poi diventare operativo a MIlano nel corso di settembre 2015 con alcuni team selezionati. La startup vincitrice sarà quella che, in linea con il tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, saprà proporre la soluzione più disruptive, basandosi sulla sinergia tra cibo e tecnologia. “Nel ruolo di imprenditore che ha passato gli ultimi decenni nella Silicon Valley, capisco quanto l’innovazione e la tecnologia siano cruciali nel rispondere alla sfida di nutrire più di 9 miliardi di persone entro il 2050, ha detto il Commissario Generale del Padiglione USA, Douglas T. Hickey. Il nostro Acceleratore sarà essenziale per identificare idee e persone necessarie per affrontare il problema”. Per candidarsi sarà sufficiente caricare il proprio progetto qui.