Secondo una ricerca dell’Office of the Children’s Commissioner for England, in UK i ragazzi che accedono alla pornografia online per la prima volta hanno, in media, 13 anni, quasi un quarto 11 anni e uno su 10 ha soltanto 9 anni
Vietare l’accesso ai minori ai siti pornografici tramite strumenti di intelligenza artificiale. Con questa idea la Gran Bretagna ha proposto nuove linee guida sul controllo dell’età per proteggere i bambini dall’accesso alla pornografia online. La legge sulla sicurezza nel web recentemente approvata dal governo britannico richiede, infatti, che i siti e le app che visualizzano o pubblicano contenuti pornografici vietino l’accesso ai minorenni. E se la proposta venisse approvata potrebbe risolvere un grande problema perché secondo una ricerca condotta dall’Office of the Children’s Commissioner for England tra il 2021 e il 2022, in UK i ragazzi che accedono a siti pornografici per la prima volta hanno, in media, 13 anni, mentre quasi un quarto 11 anni e uno su 10 ha soltanto 9 anni.
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Vietare l’accesso al porno con l’AI
Tra gli strumenti di AI al vaglio dell’autorità di regolamentazione britannica ci sono il riconoscimento facciale, che verrebbe adoperato per stimare l’età della persona che desidera connettersi al sito, e la possibilità di accedere solo tramite selfie. Inoltre, il sito web potrebbe richiedere di mostrare un documento di identità con foto, come il passaporto o la patente di guida. Un altro suggerimento potrebbe essere quello di mostrare il proprio open banking, in base al quale gli utenti acconsentirebbero alla condivisione di informazioni con siti pornografici online per confermare di avere più di 18 anni. Secondo l’autorità di regolamentazione, altri metodi come l’autodichiarazione dell’età, i pagamenti online e le dichiarazioni di non responsabilità o gli avvertimenti non soddisferebbero più gli standard richiesti. Un compromesso difficile quello che il governo britannico si appresta a discutere. La privacy dei minori sarebbe comunque garantita? Intanto quello che è certo è che le nuove linee guida dovrebbero entrare in vigore a partire dal 2025.